Dopo le decine di incendi divampati ieri nel corso dell’ultima domenica di agosto in Sicilia, in particolare nel palermitano e nel trapanese con la chiusura per alcune ore dell’aeroporto di Birgi e il soccorso via mare di alcuni bagnanti nella tonnara di Scopello, anche nel corso della notte protezione civile e vigili del fuoco sono stati impegnati su diversi fronti di fuoco alimentati da un forte vento di scirocco. I roghi, che in alcuni casi hanno anche minacciato case e attività commerciali, in alcuni casi hanno anche provocato l’interruzione dei principali assi viari di collegamento.
Turisti e vacanzieri, di ritorno dalle località di mare, hanno impiegato ore per raggiungere Palermo. Un incendio è divampato lungo l’autostrada Palermo – Mazara del Vallo, costringendo gli automobilisti a uscire allo svincolo di Balestrate e a percorrere la statale fino a Partinico. Fiamme anche lungo la Palermo – Agrigento, nella zona artigianale di Villabate; la statale è stata chiusa all’altezza di Villa Fabiana. Roghi anche lungo la statale Palermo – Sciacca, nella zona di San Giuseppe Jato. Anche qui sono state impegnate per ore le squadre antincendio. Diversi incendi dolosi, infine, a Termini Imerese e a Campofelice di Roccella. Sono andati in fumo ettari di macchia mediterranea e alberi di olivo.
Ieri circa 200 turisti sono fuggiti via mare a bordo di gommoni e barche, salvati poi dai mezzi della Guardia Costiera, mentre le fiamme avvolgevano il costone della tonnara di Scopello, nel Trapanese, costringendo alcuni residenti ad abbandonare le proprie villette.
Il fuoco divampato in un vallone ha portato alla teamporenea chiusura dell’aeroporto di Trapani-Birgi, col sistema aereo dell’isola già sotto stress per via dei due stop, in piena stagione estiva, dello scalo Fontanarossa di Catania. Alcuni voli sono stati dirottati da Trapani a Palermo come quelli provenienti da Belgrado, Porto e Bratislava. In azione canadair, elicotteri e personale via terra dei vigili del fuoco, del corpo forestale e della protezione civile regionale.
«L’impiego massiccio di cinque canadair ha consentito di riportare sotto controllo il vasto incendio che da ore aveva creato una situazione di emergenza a Messina e che destava preoccupazione nei cittadini vicini al Torrente Catarratti. Fondamentale, anche in questo caso, la sinergia tra squadre di terra e mezzi aerei. Come a Salemi, dove il rogo intorno a Monte Polizzo è stato circoscritto e non sembra destare particolare allarme». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, aggiornato costantemente dalle sale operative del Corpo forestale e della Protezione civile.
«Dopo gli ulteriori interventi della mattinata – prosegue il governatore – la situazione complessiva sembra essere in netto miglioramento, anche se sussistono altri focolai in alcune zone dell’Isola, l’ultimo nel Calatino, alimentati dal forte vento. Proprio per questo motivo, l’attenzione resta ai massimi livelli con i mezzi aerei nazionali e regionali che sono già stati spostati su altri obiettivi».
Attualmente i roghi in corso sono 22: due ad Agrigento, quattro a Caltanissetta e Catania, uno a Enna e Palermo, sette a Messina e tre a Trapani. I canadair in azione sono tre e altrettanti gli elicotteri.