Non siamo nati ieri. Nessuno crede che da un giorno all’altro possa scoppiare una crisi di governo; che Renato Schifani, sfiduciato, lasci Palazzo d’Orleans e torni alla sua tranquilla vita di pensionato. O di umarell, per dirla con Rosario Fiorello, innamorato pazzo di quei vecchietti che vanno in giro, con le mani dietro la schiena, a controllare i cantieri. No, nessuno crede all’eventualità di una crisi prossima ventura. Però una cosa è certa: così non si può andare avanti. Da Catania a Palermo, dagli aeroporti alle autostrade, dalla rete elettrica alla protezione civile, qui tutto sembra scivolare verso il baratro. Qualcuno tra gli amici più fidati – Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo, Totò Cardinale: tutta gente di robusta e collaudata esperienza – prenda in carico il Governatore e gli insegni come si governa una regione certamente non facile come la Sicilia.