L’aula di Sala d’Ercole ha proceduto ad approvare l’emendamento in seno al ddl 21/A (cosiddetto collegato alla legge di stabilità) per assegnare ai comuni, in cui si trovano siti archeologici, dei ristori a fronte delle spese necessarie per la sicurezza e il decoro urbano. L’accordo è figlio di due proposte: quella di Renato Schifani, che avrebbe voluto destinare ai Comuni il 10% sullo sbigliettamento ordinario, fino a 400 mila euro; e quella di Cateno De Luca, che invece insisteva per avere il 20% aggiuntivo sullo sbigliettamento legato ai grandi eventi ospitati nei parchi.

“Voglio manifestare il mio apprezzamento per la sintesi che è stata raggiunta e il mio apprezzamento va al di là dei toni che hanno caratterizzato il dibattito in queste settimane – ha detto il sindaco di Taormina – Voglio ringraziare anche il presidente del Parlamento Gaetano Galvagno che si è fatto carico di una giusta mediazione tra un’esigenza che era posta non dal sindaco di Taormina ma da tutti i sindaci della Sicilia e il Governo. La norma, così come presentata, introduce la destinazione del 15% ai comuni dei proventi dello sbigliettamento e il riconoscimento di 5 giornate al mese ai comuni per proprie iniziative e programmazione. Resta il nodo della percentuale dei proventi che derivano dai grandi eventi organizzati dai privati, presenteremo un sub emendamento ma intanto questo è un primo risultato rispetto al punto da cui eravamo partiti. L’approvazione di questo emendamento – conclude Scateno – ci consentirà infatti di dare una prima risposta al territorio. Se poi l’aula riterrà di voler migliorare la norma ne saremo ovviamente contenti e il Governo ci troverà aperti e disponibili al dialogo così come abbiamo dimostrato”.

Tira un sospiro di sollievo anche Schifani, che ieri aveva provato a tranquillizzare i partiti della sua maggioranza durante un vertice che si è svolto “in un clima di totale serenità e di condivisione del programma di governo”. Parlando deoi ristori ai Comuni, il governatore parla di un “impianto normativo fortemente voluto dal governo, che, invece, come diversamente ipotizzato ha ritenuto di non “tassare” gli imprenditori con una quota del 20% per gli incassi relativi agli eventi organizzati all’interno dei siti archeologici. Una posizione non condivisibile, sia perché avrebbe causato molto probabilmente un trasferimento del costo sull’utente finale, il cittadino, sia perché non si può chiedere al privato di accollarsi il rischio di impresa, se lo sbigliettamento dello spettacolo va male, e tassarlo alla fonte, invece, se va bene. È un principio che stride con chi ha una concezione economica liberista. Voglio ringraziare – conclude Schifani – i deputati della maggioranza e dell’opposizione che in maniera sinergica hanno contribuito a migliorare il testo originario e il presidente dell’Ars per la conduzione dell’Aula e l’attività di sintesi esercitata”. Schifani, al termine dell’approvazione del collegato, parla di “una manovra finanziaria che serve a dare serenità ai Comuni, a stanziare le risorse per la forestazione, ad avviare la stabilizzazione degli ex Pip, ma anche a mettere ordine tra le società partecipate della Regione, dismettendo i rami secchi”.

“Il voto odierno dell’Ars – aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone – porta con sé significativi obiettivi raggiunti dal governo Schifani nell’interesse della Sicilia. Avviamo oggi una manovra da oltre 250 milioni di euro che mette in sicurezza i bilanci dei Comuni, grazie alla previsione da 115 milioni per il Fondo investimenti e ai 22 milioni che abbiamo destinato alle spese correnti, risorse richieste anche dall’Anci. Certezza anche per il settore Forestazione a cui destiniamo ben 74 milioni di euro. Registriamo, inoltre, il superamento della storica vertenza sui Pip: la norma che abbiamo messo a punto avvia infatti la stabilizzazione di ben 1.166 lavoratori. Infine, vogliamo sottolineare i 10 milioni stanziati in favore dei Consorzi di bonifica di Agrigento e Siracusa, risorse che consentiranno il pagamento degli stipendi e la ripresa dei servizi, accanto a cinque milioni di euro che investiamo sulla continuità territoriale per i collegamenti fra Sicilia e resto del Paese. Oggi – conclude l’assessore all’Economia – scriviamo un’altra pagina di risanamento e buona amministrazione della nostra Regione”.

Schifani ieri aveva “confermato la piena fiducia a tutti i componenti della giunta, anticipando che, in occasione della prossima seduta, stimolerà gli assessori a portare al più presto all’esame del governo le riforme dei settori di loro competenza. Il tavolo ha concordato di tornare a riunirsi con cadenza mensile”. All’orizzonte, quindi, nessun rimpasto. Ancvhe Scarpinato e Turano sono salvi.