Ma la questione morale non ruota solo attorno al Balilla e ai patrioti che si sono succeduti all’assessorato del Turismo. Certo, lo scempio di SeeSicily grida vendetta, come gridano vendetta gli allegri traffici con Cannes. Poi però bisognerà soffermarsi su un altro avventuriero della politica, scelto dal governatore Schifani come consulente e gran consigliere. Si tratta di Gaetano Armao, un avvocato che, negli anni del governo Musumeci, è stato assessore al Bilancio. Teoricamente controllava le entrate e le spese della Regione. Ma mentre si assicurava che i siciliani pagassero le tasse, lui tentava di evadere. Al punto che l’Agenzia delle Entrate l’ha trascinato in giudizio e c’è una sentenza che lo condanna a versare al fisco oltre seicento mila euro. Era proprio opportuno che Schifani, pagandolo a peso d’oro, gli delegasse poteri tanto opachi quanto estesi?