C’è uno strano fermento in Forza Italia. Dopo la resurrezione post-ospedaliera di Silvio Berlusconi, da villa San Martino di Arcore filtra una sola parola: “Restyling”. La regista, com’è nella tradizione azzurra, è la compagna del Cavaliere, Marta Fascina, che lui chiama “moglie”. Ma moglie non è.
È bastato che scattasse per sabato a pranzo un invito ai ministri forzisti, per far letteralmente impazzire un partito appeso alle condizioni di salute del suo fondatore stanco e malato. Un partito, ormai stabilmente sotto l’8 per cento, impegnato in un’ultima rumba, in bilico tra la speranza di rilancio in vista delle elezioni europee del prossimo giugno e uno sciogliete le righe se Berlusconi restasse impigliato nella battaglia contro la malattia. Con un epilogo già scritto: tutti, o quasi, tra le braccia di Giorgia Meloni a cui Marina Berlusconi ha già consegnato Forza Italia in cambio della tutela di Mediaset. Una vera e propria successione in vita, nell’interesse primario dell’azienda di famiglia. Anche questo secondo tradizione.
Nella contesa del quasi-nulla, Marta – con il suo passo, immagine e sussurri ottocenteschi – ha tirato fuori dal cilindro strani personaggi espressione di un sottobosco altrettanto particolare. E con loro, a dispetto di un futuro che appare già scritto, ma sostenuta dall’indomito vitalismo di Berlusconi, la finta moglie sta progettando l’ennesima rivoluzione interna. Il restyling appunto. Continua su Huffington Post