Protesta di un gruppo ex Pip, questa mattina in via Notarbartolo, a Palermo, presso l’assessorato all’Economia. Un gruppo di manifestanti è entrato negli uffici per essere ricevuto, ma in seguito ha raggiunto i balconi dei piani superiori e ha minacciato di lanciarsi di sotto, dopo che, secondo una prima ricostruzione, non sarebbe stato confermato l’orario dell’appuntamento. La situazione, a causa del nervosismo e dell’esasperazione dovuta alla situazione lavorativa, è presto degenerata. Per altro, in ossequio all’impugnativa di Palazzo Chigi all’ultima Finanziaria, è stato momentamente congelato l’aumento di stipendio previsto dalla Regione. Si tratta di una platea di 2.500 persone che attendono un cenno da 23 anni. L’articolo 25 della legge 16 del 3 agosto ’22 prevede il passaggio dei lavoratori del bacino, chiuso e a esaurimento, nelle altre società partecipate.
Nel pomeriggio è arrivata una nota dell’assessore Falcone. «Proseguono senza particolari criticità le interlocuzioni con i rappresentanti dei lavoratori cosiddetti “ex Pip”, impegnati nell’ottenere il riconoscimento di una stabilità occupazionale. Siamo intervenuti nel rasserenare gli animi e nel ribadire l’impegno del governo Schifani sullo studio e sull’attuazione delle misure ottimali per giungere alla stabilizzazione dei circa 2500 precari. Siamo al lavoro, di concerto con l’assessore Albano e il dipartimento del Lavoro, non soltanto per reperire le risorse finanziare, ma anche per la migliore soluzione procedurale sull’assorbimento dell’intero bacino». Falcone ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori.