“A Catania possiamo contare su un volto di valore come quello di Valeria Sudano, che merita ringraziamenti sinceri per la determinazione e la generosità con cui si è resa disponibile alla candidatura e per come, ora, da donna di squadra non si è sottratta a garantire l’unità del Centrodestra per favorirne la vittoria”. Così una nota della Lega ha annunciato, all’ora di pranzo, il passo di lato della deputata etnea, compagna di Sammartino, nella corsa a sindaco di Catania. Anche questa volta si impone il blasone di Fratelli d’Italia (e di Lombardo): il candidato sarà Enrico Trantino.

Salvini ci ha tenuto a ribadire che “la Lega ha donne e uomini che possono ambire a incarichi di responsabilità: siamo certi che tutto il centrodestra debba e possa trovare un’intesa vincente e pienamente condivisa, sui programmi e sui nomi, per il Comune di Catania e per tutte le sfide future”. Il Carroccio, inoltre, ha fatto rilevare il proprio peso sulle scelte compiute per l’Isola: “Dal Ponte sullo Stretto ai miliardi per le nuove ferrovie ad alta capacità e velocità: per la Sicilia, la Lega è impegnata al governo con azioni concrete, senza dimenticare gli interventi del passato per salvare il bilancio della splendida Catania, garantendo servizi ai cittadini. Per la Lega di Matteo Salvini conta fare il bene dei siciliani e di tutta Italia, e per raggiungere questi obiettivi c’è la convinzione che il centrodestra debba essere compatto”.

L’epilogo delle consultazioni siciliane è chiaro: i partiti, tutti quanti, si sono schierati dalla parte del più forte, cioè FdI. Anche se ad aver determinato l’indirizzo, rompendo l’asse con la Lega, è proprio Raffaele Lombardo, che sin dal primo momento si è mostrato allergico al duopolio Sammartino-Sudano, pronunciando parole di fuoco contro la coppia: “Quella di Valeria Sudano – disse durante l’assemblea degli Autonomisti – non è una candidatura politica”, ma una scelta che ha “bypassato il tavolo programmatico” con un “gruppo umano che ha occupato un partito politico” passato in “Udc, Articolo 4, Partito democratico e Italia viva” e che ha “sfiorato Forza Italia prima dell’approdo alla Lega”. Da quelle dichiarazioni non s’è più tornati indietro, malgrado la prima scelta di Lombardo – cioè l’avvocato Razza – rappresentasse un elemento divisivo. Meglio il piano-B.

Tra i primi a felicitarsi per il buon esito della vicenda c’è il commissario regionale di FI, Marcello Caruso: “Anche a Catania si delinea, come da noi auspicato fin dall’inizio ed anche grazie al lavoro che tutta Forza Italia ha condotto in queste settimane, la candidatura unitaria del centrodestra, con la scelta di Enrico Trantino”. Caruso definisce quella di Trantino “una scelta di altissimo profilo, che assicura alla futura amministrazione comunale competenza, professionalità e passione, tre elementi imprescindibili per il governo di una grande città”. Per Caruso, “a questo risultato si è giunti grazie a scelte responsabili condotte da tutte le forze politiche ed ora possiamo lavorare a costruire una squadra all’altezza delle sfide importanti che attendono la futura amministrazione; è una sfida di governo cui Forza Italia contribuirà non solo con i propri rappresentanti locali, ma anche con l’indispensabile supporto a tutti i livelli istituzionali, con la sinergia col governo Schifani e con la deputazione regionale e nazionale”.