“Mentre l’ex dirigente del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato per la Salute, in una nota scritta prima di lasciare l’incarico, prevede un buco da circa 400 milioni di euro nel 2023 per la gestione dell’emergenza Covid da parte del precedente governo regionale, riteniamo sia inopportuno continuare ad alimentare le speranze del personale precario promettendo proroghe e stabilizzazioni anche di amministrativi e tecnici”. Lo scrivono, in una nota, i deputati del gruppo di Forza Italia all’Ars – Stefano Pellegrino, Margherita La Rocca Ruvolo, Marco Falcone, Bernardette Grasso, Edy Tamajo, Riccardo Gallo, Luisa Lantieri, Nicola D’Agostino, Riccardo Gennuso, Gaspare Vitrano e Michele Mancuso – dopo la risoluzione presentata dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia per la proroga dei contratti dei cosiddetti precari Covid.

Il partito della Meloni, qualche giorno fa, aveva presentato in commissione Sanità, all’Ars, un atto di indirizzo per chiedere al governo regionale “di sollecitare alle aziende sanitarie l’avvio entra trenta giorni di ricognizioni interne con l’obiettivo di stabilizzare il personale dirigenziale e non dirigenziale, compresa l’area professionale, tecnica e amministrativa, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa in materia”. In subordine FdI chiedeva “la stabilizzazione del personale il cui reclutamento non è avvenuto con procedure concorsuali a tempo determinato, purché ciò avvenga con prove selettive e in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni”. Nelle more della ricognizione, i patrioti sollecitavano la proroga dei contratti di tutto il personale Covid in servizio al 28 febbraio 2023, “valutando una riduzione oraria e nei limiti delle risorse disponibili”, e impegnavano il governo regionale a porre in essere ogni iniziativa per avviare la revisione delle dotazioni organiche delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario Regionale, utile a collocare il personale anche alla luce della nuova organizzazione della sanità territoriale prevista dal PNRR.

Forza Italia però non ci sta: “Se c’è un buco , come si può immaginare di poter ulteriormente aggravare la situazione finanziaria quando negli ospedali continuano ad esserci lunghe liste d’attesa e gente che non riesce ad avere accesso alle cure? In questi anni – proseguono i deputati azzurri – non è stato dato neanche l’incentivo Covid ai medici che hanno lavorato nei reparti a rischio durante la pandemia, incentivo varato dall’Ars con la finanziaria del 2021, e ancora si continua a parlare di proroghe e stabilizzazioni dei precari. Bisogna, piuttosto, tentare di dare risposte alla carenza di medici e infermieri, perché negli ospedali si registrano grandi difficoltà a colmare il gap di due anni di Covid in cui le persone non hanno ricevuto le prestazioni sanitarie che chiedevano e ancora oggi, in molti casi, non vengono garantiti i Livelli essenziali di assistenza. Quello di Fratelli d’Italia è un atto d’indirizzo di segno opposto alla posizione di responsabilità già assunta dal governo regionale – sottolineano i deputati di Forza Italia all’Ars – che rischia di compromettere la tenuta della maggioranza”.

Si dissocia dai suoi compagni di partito Gianfranco Micciché, commissario regionale di FI (iscritto però al Gruppo Misto): “Questo atteggiamento fariseo di alcuni deputati nella questione dei precari covid non è certamente la posizione di Forza Italia. Se invece di accettare l’elemosina di 200 milioni di euro sugli otto miliardi che spettavano alla Sicilia, si fosse fatta una vera trattativa, adesso ci sarebbero i fondi per risolvere la questione. A questo punto trovi il governo la soluzione”.

La controreplica di Fratelli d’Italia

«Fratelli d’Italia con coerenza riteneva e ritiene che i tanti lavoratori precari assunti in piena pandemia, permettendo al sistema sanitario di reggere nonostante i tanti vuoti in organico, meritino una possibile stabilizzazione, così come gli altri precari su cui ci siamo spesi e continueremo a lavorare. Abbiamo seguito questa nostra linea politica sia a Palermo che a Roma, dove i nostri parlamentari sono riusciti ad approvare una norma che gli dia prospettiva». Lo affermano dal gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «Quello che ci dispiace è che la presentazione di una risoluzione in coerenza con le nostre battaglie di partito, “rischia di compromettere la tenuta della maggioranza” come sostenuto dai deputati di Forza Italia. Se così fosse rappresenterebbe questo un tema politico serio di cui discutere. La scorsa settimana abbiamo presentato una risoluzione che aiuti il governo regionale a risolvere un tema a noi caro, anche alla luce dei rassicuranti chiarimenti dei funzionari sullo smentito buco in sanità. Siamo ovviamente disponibili ad integrarla e modificarla in un confronto in Commissione con le altre forze politiche in presenza dell’assessore alla Salute».