Facciamola breve, perché ci sono dei momenti in cui le parole sono pressoché superflue di fronte all’eloquenza dell’immagine. L’immagine di Sergio Mattarella, nel Palasport di Crotone dove sono allineate le 67 bare dei migranti inghiottiti dal mare e dalla colpa degli uomini. In un profondo, quanto denso silenzio. Silenzio che sussurra ai morti scusateci, per le omissioni, i ritardi, la durezza della coscienza di fronte alla dignità umana. Silenzio che urla dolore e amarezza. Silenzio che accoglie, in una profonda condivisone, quel dolore della popolazione attorno che invoca “giustizia”. Continua sull’Huffington Post