La privativa del Turismo è tornata. O meglio: non se n’è mai andata. La conferma che sia un governo improntato sulla “continuità” arriva direttamente da Cannes, dove la Regione siciliana sarà presente per il secondo anno di fila con la mostra fotografica “Sicily, Women and Cinema”. L’episodio, già lo scorso anno, destò grande scalpore per la quantità di risorse pubbliche investite: circa 2,2 milioni con un’enorme dotazione per le attività di stampa e comunicazione. Ci aveva pensato l’assessore Manlio Messina a imbastire tutto, corredando un pezzo unico da collezione con la sua presenza, nei giorni della Mostra, all’Hotel Majestic, sulla Croisette, dove ha goduto della vista sul red carpet. A distanza di pochi mesi andrà in scena un altro show. Ma questa volta la cifra è lievitata a 3,7 milioni di euro, come rivela un pezzo di Mario Barresi su ‘La Sicilia’.

L’operazione è stata architettata dal nuovo assessore al Turismo, fortemente voluto da Manlio Messina e Francesco Lollobrigida: cioè quel Francesco Scarpinato che fino ad ora non aveva lasciato il segno, se non per la foto di rito scattata il giorno del concerto di Capodanno al Politeama, sui resti della Foss. Scarpinato, tramite un decreto firmato dal dirigente ad interim al Turismo, Franco Fazio e dal responsabile di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino (lo stesso che da un paio d’anni è il commissario straordinario dell’Orchestra Sinfonica), ha aumentato il finanziamento a favore della Absolute Blue, una società con sede in Lussemburgo, di cui è amministratore delegato lo “sconosciuto” signor Patrick Nassogne.

Nel dettaglio: oltre 311 mila euro serviranno per realizzare (in Sicilia) lo shooting fotografico a cura del fotografo Moja, mentre 2,7 milioni sono destinati per gli eventi a Cannes. Di cui, come scrive ‘La Sicilia’ 920 mila euro per l’allestimento di “Casa Sicilia” all’Hotel Majestic, dove – si legge nel contratto – sarà persino «realizzata una sala Vip destinata a ricevere, in un contesto di maggiore riservatezza e tranquillità, gli artisti». Altri 511 mila euro se ne andranno per «animazioni, conferenza stampa e consumi», 306 mila per i pannelli pubblicitari e, oltre a circa 790 mila euro di manodopera complessiva, 30mila saranno usati per coccolare gli «ospiti della Regione Siciliana». Le “agency fee” (spese d’agenzia) dichiarate sono l’8%: circa 227 mila euro. Alla società di “brand activation”, è così che viene definita, vanno soldi pubblici e per di più senza un bando giacché «esclusiva titolare del format “Women and Cinema”».

Ma un altro tassello critico dell’intera vicenda, al di là del merito, è la consistenza di Absolute Blue, “un’azienda con quattro dipendenti e un asset (da non confondere col fatturato) di un milione e un patrimonio netto di 300 mila euro nell’ultimo bilancio disponibile, quello al 31 dicembre 2020, da cui si evincono una significativa liquidità e un alto indebitamento a lungo termine. In sintesi – spiega Barresi su ‘La Sicilia’ – una società poco capitalizzata, dunque di fatto un veicolo giuridico costituito in Lussemburgo per gestire attività finanziarie, non di produzione di servizi”. Su LinkedIn, al netto dell’amministratore delegato (che dal 2009 pare non faccia altro che occuparsi di Absolute), emergono i profili di due manager: Julia Socci, brasiliana con esperienza tv in eventi sportivi, e l’italiano Guido Maria Vimercati, molto conosciuto nella Milano della comunicazione, con ruoli di primo piano nel portale per studenti Hurrah, oltre che nel gruppo Smemoranda e in agenzie di pubblicità e marketing. La puzza di bruciato arriva fino alla Croisette e conferma le perplessità sulla gestione del portafogli dell’assessorato al Turismo.

Bisognerà capire se, almeno stavolta, Schifani era al corrente dell’operazione e l’ha ritenuta placida. Se, da sostenitore delle produzioni cinematografiche made in Sicily, accetta che i fondi di Sviluppo e coesione, serviti dall’Europa su un vassoio d’argento, vengano utilizzati in gran parte a Cannes per aggiungere spettacolo allo spettacolo, e affari ad affari. Dopo aver stoppato il versamento della parcella d’oro da 3,5 milioni a Pier Carmelo Russo, chiedendo maggiori approfondimenti, il presidente della Regione potrebbe rivelare la stessa solerzia nel prendersi cura di questo spreco 2.0, veicolato da un “asse patriota” (Messina prima, Scarpinato poi) verso una società lussemburghese non meglio nota?

Ma prima di conoscere le risposte del governatore che, siamo certi, non tarderanno ad arrivare, il ritorno a Cannes testimonia il ruolo giocato in questa faccenda da Fratelli d’Italia e la voglia/necessità di intestarsi iniziative e coltivare rapporti, utilizzando un asset strategico per lo sviluppo dell’Isola: il Turismo. L’hanno voluto a tutti i costi, e minacciavano di far saltare il governo di fronte alla tiepida resistenza di Schifani. Il giudizio sulla prima edizione di “Sicily, Women and Cinema”, come emerge dal decreto assessoriale, è lusinghiero per un evento che «è stato presentato in una apposita e prestigiosissima struttura denominata “Casa Sicilia” ed ha riscosso uno straordinario successo mediatico». Basterà a giustificare costi e comportamenti?