Ci odiano i velinari e i pagnottisti: non sopportano che esista un giornaluzzo, come il nostro, che ogni giorno cerca di capire, con scrupolo e una buona dose di ironia, cosa c’è da leggere nel vuoto degli illeggibili comunicati stampa. Ci minaccia, va da sé, il Bullo e ci perseguita a suo modo pure il Presidente della Regione, spesso abbagliato dalle testoline impomatate degli impostori che gli ronzano attorno, travestiti da amici e consiglieri. Ci odiano i balilla, come il Cavaliere del Suca, e anche le faccette nere che hanno trasformato gli assessorati in centri per lo svago e che, nonostante il cambio di guardia, continuano a far festa. Ma noi, malgré tout, siamo contenti e orgogliosi. Accogliamo il nuovo anno con serenità perché abbiamo fatto il nostro dovere. E auguriamo un felice 2023 a tutta la Sicilia. Soprattutto a quella pulita, perbene, coraggiosa.