Il primo atto di Palazzo d’Orleans dopo l’approvazione delle variazioni di bilancio, è la liquidazione di una parcella multimilionaria a due avvocati: uno è Pier Carmelo Russo, che venne chiamato da Raffaele Lombardo a fare l’assessore a una settimana dal suo pensionamento (140 mila euro l’anno), avvenuto a 47 anni per assistere il padre. Dopo l’esperienza in giunta, però, Russo fu richiamato per la seconda volta, sempre da Lombardo, allo scopo di “assistere” la Regione contro le cause intentate dai raggruppamenti che si erano aggiudicati il bando da un miliardo, esitato dal governo Cuffaro, per la realizzazione di quattro termovalorizzatori (poi revocato).

La triste incombenza di dover liquidare le spese legali a Russo, per 3,5 milioni di euro, è toccata alla Regione di Renato Schifani. Che proprio in queste ore – ironia della sorte – ha deciso di affidarsi a un pool di avvocati per una consulenza legale da cui si capirà se è utile, oppure no, presentare una denuncia all’Antitrust contro il “cartello” Ita-Ryanair che, facendo schizzare i prezzi alle stelle, non consente a tanti siciliani di tornare a casa per le Feste.

Perdendo l’eventuale causa, non andrà perso il lavoro dei legali che, come nel caso di Russo, andrebbero lautamente ricompensati. Il rischio esiste, per questo Schifani dovrà prima consultarsi. Da qui la decisione, sposata dalla sua giunta, di “dare incarico immediatamente a una struttura legale specializzata in ricorsi all’Antitrust, perché si possa valutare l’opportunità e poi immediatamente rivolgersi all’Autorità che vigila sulla concorrenza”. Nel frattempo la compagnia di bandiera ha deciso di aumentare il numero dei voli da e per la Sicilia, e di destinare alle tratte per Catania e Palermo velivoli più capienti. Non basterà a salvare il Natale di tanti fuorisede, ma forse potrebbe convincere il governo a non adottare soluzioni spericolate per dare prove muscolari che un giorno potremmo pagare a caro prezzo, e per di più senza aver cavato un ragno dal buco.

Tuttavia basterebbe muoversi col governo nazionale, con gli amati ministri all’Economia e alle Imprese, per determinare un confronto fitto – e non solo a ridosso di Natale o Ferragosto – con le compagnie aeree che operano in Sicilia. Allo scopo di far capire che spostarsi in aereo, per tantissimi siciliani, non è un lusso ma un’esigenza. Anche se molti avvocati, sentendo le ultime parole del presidente, già si sfregano le mani: “L’incremento dei voli Ita limitato al solo periodo natalizio è soltanto un pannicello caldo che non risolve affatto quanto da noi denunziato – ha ribadito Schifani -. Questi fatti offendono il popolo siciliano e ne pregiudicano il diritto alla libertà di movimento garantita dalla Costituzione”.