Mi ero ripromesso di trattenermi a proposito del matrimonio Ferragni Fedez e ho resistito per qualche giorno. Ora a bocce ferme però qualcosa la voglio dire, se non altro per marcare una differenza ideologica rispetto ai cosiddetti “ladri di emozioni”.

Il vero difetto imperdonabile di Ferragni e Fedez è che sono giovani e di successo. Il che non li rende campioni di simpatia, soprattutto agli occhi dei meno giovani e magari più sfigati, ma di certo non autorizza nessuno a trattarli come criminali. Anche a me può dar fastidio la pacchianaggine di un brand che colonizza di tutto, dagli aerei alla carta igienica, ma il cattivo gusto giustifica la critica, persino la satira più crudele, non l’odio.

Il matrimonio siciliano di questi due selfisti compulsivi è come la loro passione, eccessivo e ostentato. Può suscitare divismo o derisione, emulazione o allergia. Il problema è l’invidia inconfessata che genera rabbia e conati di cattiveria a uso social. Dobbiamo ricominciare con la leggerezza, somministrata a forti dosi prima e dopo i pasti. La leggerezza, signori, è una cosa seria.