Si è tenuto ieri a palazzo d’Orleans il primo vertice del centrodestra, dopo mesi, per discutere delle prossime elezioni regionali. Convocato da Gianfranco Miccichè a palazzo dei Normanni, al summit hanno partecipato tutti i partiti della coalizione, eccetto Fratelli d’Italia, che attraverso il colonnello Ignazio La Russa e il coordinatore per la Sicilia orientale, Salvo Pogliese, hanno declinato. Vogliono prima capire le mosse di Giorgia Meloni, che entro il weekend dovrebbe vedersi con Salvini e Berlusconi e fare il punto sulla ricandidatura, e il passo di lato, di Nello Musumeci.
L’incontro di ieri è servito, in parte, a smussare gli angoli della coalizione. E a riportare una parvenza di serenità dopo l’incomprensione fra Miccichè e Minardo, segretario regionale della Lega, sull’invito recapitato a Luca Sammartino, deputato etneo del Carroccio (che però, come racconta ‘La Sicilia’, ha declinato). Per il drappello di Prima l’Italia era presente Vincenzo Figuccia. C’erano anche Antonello Antinoro, vice di Saverio Romano (Noi con l’Italia); il segretario dell’Udc Decio Terrana; e soprattutto il segretario della DC Nuova, Totò Cuffaro. Per gli Autonomisti, invece, non poteva mancare il braccio destro di Raffaele Lombardo, cioè Roberto Di Mauro. Uno dei ‘falchi’ della coalizione.
La nota finale è distensiva: “L’incontro è stato finalizzato a fare le migliori valutazioni sulle prossime elezioni regionali e sul programma che la coalizione vuole condividere”. Si parla, inoltre, di “un confronto costruttivo nel corso del quale abbiamo manifestato il solo interesse di coltivare insieme le ragioni dell’unità e individuare, quindi, un percorso politico per vincere con una coalizione coesa, senza nessuna preclusione e nessuna pretesa. Considerata l’assenza dei rappresentanti di Fratelli di Italia – aggiungono i segretari – abbiamo ritenuto opportuno organizzare una nuova riunione, ritenendo assolutamente indispensabile la presenza di tutti i partiti della coalizione di centrodestra. L’unico obiettivo – concludono – è l’unità della coalizione, al fine di dare le giuste risposte che i siciliani attendono”.
Non si è parlato granché della riconferma di Musumeci, che viene ritenuto, ormai, un capitolo archiviato. Anche se la ratifica dovrà giungere anche da Fratelli d’Italia. Sempre che la Meloni sia d’accordo.