“Io non ho chiesto nessun ruolo, nemmeno la candidatura a Palermo se per questo. Le sue esternazioni, per altro non richieste, mi risultano incomprensibili”. Francesco Cascio, candidato a sindaco di Palermo proposto da Forza Italia, non ha preso bene la bocciatura dell’ex senatore Dell’Utri, che in questi giorni continua a fare il bello e cattivo tempo, continuando a condizionare le scelte della politica siciliana. “Dopo quello che hanno detto Patronaggio e Di Matteo trovo inquietante che Dell’Utri entri a gamba tesa nel dibattito sulle comunali a 24 ore dall’ufficializzazione della mia candidatura”, spiega Cascio a Repubblica. “Non so cosa stia facendo Dell’Utri, ma non posso nascondere di essere molto turbato dal suo atteggiamento”. “Certo che lo conosco – risponde l’ex presidente dell’Ars – ma non sono mai stato un suo uomo. Non so che peso abbia oggi dentro al partito. So che resta uno dei più vecchi amici di Berlusconi”. Micciché cosa le dice? “Che questa presa di posizione mi avvantaggia. Mi dice di stare sereno perché sarò io il candidato”. Ma la pazienza ha un limite: “Non posso restare in attesa all’infinito. Del resto io ho una vita, un lavoro. Non mi sarei fatto avanti se non me lo avessero chiesto”.
Su Dell’Utri, che oltre a bocciare Cascio è favorevole al bis di Musumeci, si è espresso anche Salvini, ieri a Palermo per il processo Open Arms: “Dell’Utri parla a titolo personale, non mi sembra che rappresenti nessuno”.