Ad accelerare il ‘passo indietro’ dei cinque candidati a sindaco di Palermo, come stabilito nel vertice con Salvini, ci ha pensato Marcello Dell’Utri, intervistato dall’Adnkronos: “La candidatura di Francesco Cascio è un errore – ha detto l’ex senatore, che ha scontato una condanna per concorso esterno -, gli diano un altro incarico. La persona giusta per fare il sindaco di Palermo è l’ex rettore Roberto Lagalla. Ma io non faccio politica, sia chiaro, esprimo solo qualche opinione…”.

Dell’Utri spiega di non voler influenzare le scelte di Forza Italia, ma la sua è una voce autorevole e rappresenta, in questa fase, la maggiore insidia per la leadership di Gianfranco Micciché. “Ho sentito parlare di una mia presenza come ‘un’ombra’ a Palermo – spiega l’ex senatore – Ma non c’entra un tubo. Ripeto, io non faccio politica ma ho espresso dei miei pareri sulle candidature. E ribadisco che la candidatura migliore è quella di Lagalla”. “Non voglio avere alcun ruolo – insiste -, sto cercando di costruire la più importante biblioteca nella Valle dei templi, spero di donare i miei libri. Ma è la Sicilia che deve venire a cercare me”. Ed è a questo proposito che qualche settimana fa si è consumato il pranzo con Musumeci all’Hotel delle Palme. Del governatore di Militello, però, Dell’Utri resta uno sponsor indiscusso. Così come della minoranza rumorosa di Forza Italia, capeggiata dagli assessori regionali Armao e Falcone.

Ad essi Micciché ha deciso di tendere un ramoscello d’ulivo, dilatando i tempi per le nomine delle nuove commissioni dopo l’azzeramento disposto dall’ufficio di presidenza. Il commissario regionale di Forza Italia si è spinto addirittura oltre: “Credo che sarà di nuovo Riccardo Savona il presidente della commissione Bilancio, almeno spero che lo sia”, ha detto oggi, riferendosi a uno dei ribelli interni che – con Armao, Falcone e qualcun altro – aveva chiesto un cambio di leadership immediato. Tra i forzisti regna la confusione, e ciò non depone a favore dell’unità del centrodestra, sempre più indeciso sul da farsi.