Il centrosinistra ribolle di passione (elettorale). Dopo aver determinato, con qualche contrattempo, la candidatura di Franco Miceli a sindaco di Palermo, il Pd non ha voglia di aspettare oltre. Così il segretario regionale Anthony Barbagallo rilancia un’idea covata a lungo: le primarie di coalizione per scegliere il candidato alla presidenza della Regione. C’è già la data: il 9 luglio. “In questi anni abbiamo sempre detto che il Pd è la casa delle primarie e che certamente riteniamo giusto scegliere il presidente della Regione ai gazebo piuttosto che chiuderci in una stanza e dare vita ad accordi di Palazzo – ha detto Barbagallo a Live Sicilia -. Sceglieremo i criteri di comune accordo con gli alleati e con il tavolo della coalizione. La forza delle primarie è quella delle idee, condividere un percorso che ci porti alla scelta di un nome ma a prescindere da chi vinca tenere unito il perimetro del centrosinistra. Anzi, trovare le condizioni per allargarlo”.
La proposta di Barbagallo è ben accolta dal vicesegretario nazionale del Pd, Peppe Provenzano: “Prima dell’estate penso sia necessario un grande momento di partecipazione – ha detto a Repubblica -. Penso a primarie aperte, con regole ben definite. Una grande mobilitazione che servirà non solo a individuare il candidato migliore per la Regione, ma a definire il profilo politico di un’alleanza larga per il cambiamento. La linea di demarcazione è quella di chi si è opposto al disastro Musumeci, includendo Calenda, + Europa, ovviamente la sinistra e il M5s, appunto”.
Dal M5s giunge una tiepida apertura da parte dell’ex referente regionale, Giancarlo Cancelleri, mentre gli altri esponenti – che in tempi non sospetti avevano avanzato più di un dubbio – si accodano al silenzio di Giuseppe Conte. Anche se il capogruppo Nuccio Di Paola fa trasparire un po’ di nervosismo: Il PD continua con le fughe in avanti invece di realizzare percorsi condivisi. Percorsi che vanno costruiti con i cittadini, basandosi sui temi e non sulle persone. Faccio mie le parole di Giuseppe Conte: “Il M5S non è la vostra succursale, pretendo rispetto” ed aggiungo a maggior ragione in Sicilia”.
La proposta dem, che potrebbe puntare su uno fra Caterina Chinnici (sempre che abbia voglia di sottoporsi allo stress test di luglio) e Pietro Bartolo, è stata accolta con entusiasmo anche da Claudio Fava, che da quasi un anno ha fatto registrare la propria disponibilità ad esserci: “Apprezzo molto le parole del segretario regionale del PD: d’accordo con lui per primarie del centrosinistra prima della pausa estiva. Saranno anche un’occasione per rinsaldare lo spirito e gli obiettivi della coalizione: governare la Sicilia, chiudendo l’esperienza opaca e deludente della giunta Musumeci”.