E’ tornato operativo all’1,35 della notte l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo che era stato chiuso ieri sera in seguito alla procedura di emergenza e all’evacuazione dei passeggeri presenti all’interno del terminal. “Raffiche di vento fino a 64 nodi – si legge in una nota diffusa dalla Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano – hanno causato danni rilevanti alle strutture interne ed esterne del terminal passeggeri, interessato da diversi cantieri di lavori. La forte intensità del vento ha causato la rottura della porta a vetri di uno dei gate al piano inferiore dedicato agli imbarchi. Il vento si è fatto spazio con forza verso l’interno del terminal, abbattendo la parete divisoria con pannelli di cartongesso utilizzati per delimitare i cantieri di lavoro”.
Il ribaltamento della parete è avvenuto alle 22,30 circa. Immediatamente è scattato il piano di emergenza dell’aeroporto. I passeggeri in sala, in attesa dell’imbarco, sono stati fatti evacuare attraverso il varco staff. Non ci sono stati feriti, ma non sono mancate le scene di panico. Il personale dell’aeroporto ha fornito assistenza. Le compagnie hanno previsto per i passeggeri il trasferimento in hotel. Lo scalo aeroportuale è tornato operativo all’01,35 e le compagnie hanno riprogrammato i voli del mattino. La Gesap comunica infine che dal primo pomeriggio di ieri, a causa del forte vento di scirocco, sei voli sono stati deviati verso gli aeroporti di Catania e Lamezia Terme e altri otto sono stati cancellati.
Ma questo è l’ennesimo colpo basso alla credibilità del sindaco Orlando e del suo vice Giambrone, con un passato in Gesap, i quali hanno sempre vantato la solidità e i numeri dello scalo di Punta Raisi. Fino a ieri Palermo ha ospitato la tredicesima edizione della Conferenza degli aeroporti regionali europei. Poi è venuto giù tutto per una raffica di vento.