L’incontro a ranghi completi di Forza Italia con la senatrice Ronzulli, in programma venerdì alle 11 presso la Torre Pisana di Palazzo dei Normanni, si è trasformato in una maratona. Terminata a tarda sera, quando le due anime del partito hanno consegnato alla stampa umori contrastanti. “Forza Italia Sicilia – si legge nella nota “ufficiale” – è al lavoro per tornare a essere il primo partito nell’Isola e per ottenere un ottimo risultato alle prossime elezioni Amministrative”. La riunione, cui erano presenti il commissario regionale Micciché, la senatrice Ronzulli, ambasciatrice di Berlusconi, i deputati nazionali e quelli eletti all’Ars, oltre agli assessori, “è servita a ribadire l’unità di intenti e a superare le incomprensioni che avevano trasmesso l’idea di un partito diviso e litigioso”.

Tra le novità l’ingresso di Edy Tamajo e Nicola D’Agostino, grazie ai quali il contingente – nonostante le frizioni interne – tocca le quindici unità: “Forza Italia ha ribadito la sua collocazione nel centrodestra ed è innanzitutto, specialmente in Sicilia, una comunità umana composta da migliaia di amministratori locali di grande qualità: questo patrimonio non sarà disperso. È un partito forte, attrattivo e inclusivo come dimostrano le adesioni da parte degli onorevoli Nicola D’Agostino e Edy Tamajo che sposano i suoi ideali”.

La riunione si è aperta con un applauso di solidarietà al presidente Renato Schifani per le minacce ricevute di recente. Ma l’esito non mette d’accordo tutti, tanto che i ‘ribelli’ facenti capo a Marco Falcone e Gaetano Armao (ai quali si è aggiunto di recente Marco Zambuto), hanno rilasciato un’altra nota in cui segnalano che “nonostante il generoso sforzo della senatrice Licia Ronzulli, siamo a uno stallo totale. Il serrato confronto odierno non ha purtroppo portato alla risoluzione dei nodi che riguardano la linea politica di Forza Italia e che pongono come prioritario il cambio della guida del partito in Sicilia”. I firmatari sono Mario Caputo, Riccardo Gallo, Riccardo Savona, Alfio Papale, Stefano Pellegrino, Margherita La Rocca Ruvolo e gli assessori regionali Gaetano Armao, Marco Falcone e Marco Zambuto. Che nel corso della riunione avevano insistito su almeno un paio di elementi: un passo indietro di Micciché sull’azzeramento delle commissioni parlamentari e il cambio del capogruppo. Niente da fare. Resta congelata anche la candidatura di Cascio a Palermo.

Quando era già notte, per suggellare la faida all’interno del partito, è giunta un’altra dichiarazione, quella dell’assessore all’Agricoltura Toni Scilla: “Non pensavo che il comunicato stampa della senatrice Licia Ronzulli avesse bisogno di ulteriori chiarimenti e precisazioni. E’ normale che serviranno altri incontri per definire le varie questioni, ma credo che la nota della senatrice Ronzulli sia stata chiara, precisa ed esaustiva. L’obiettivo di tutti è di far crescere il partito per essere il primo in Sicilia”. Di quasi tutti.