Non lo conosceva nessuno, era praticamente un invisibile, ma appena il professor Alessandro Orsini ha abbandonato l’accademia e ha cominciato a mitragliare spropositi in onda media è diventato popolarissimo. In pratica, non appena questo sociologo della Luiss ha preso a minchioneggiare in diretta televisiva come il protagonista spiritato di “Quinto potere”, il film di Sidney Lumet, ecco che si è trasformato in una stella della prima serata. Un eroe della libertà di pensiero. Censurato persino dalla sua stessa università. E per questo, tanto più censurato tanto più invitato. Ricercatissimo in quell’universo di cetrioli caricati a molla che nel nostro paese va sotto il nome di talk-show. Ebbene, la scoperta iniziale del professore idolo dei putiniani d’Italia pare la si debba all’innegabile talento di Corrado Formigli, il conduttore di “PiazzaPulita”, un infaticabile cercatore di pepite nella vasta miniera delle stramberie nazionali. Continua su ilfoglio.it