Sulla scuola Orlando ha preso l’ennesima cantonata. La decisione del tribunale amministrativo regionale di sospendere l’ordinanza di chiusura firmata dal sindaco di Palermo a dodici ore dal rientro in classe degli alunni (deciso dalla Regione) ha bocciato ancora una volta, e impietosamente, un primo cittadino ai titoli di coda, sconfessato ormai da tutto e da tutti. Orlando non solo ha “rubato” agli alunni tre giorni di insegnamento, ma pubblicando l’ordinanza alle 20:25 ha gettato nel panico e nella confusione famiglie, presidi e insegnanti. Un “capriccio” populista per il quale non pagherà mai pegno. Un basso impero che danneggia tutti.

Da tempo Orlando prende cantonate una dietro l’altra, danneggiando gravemente la città. A confermarlo è anche il Sole 24 Ore che, nella classifica sulla qualità della vita pubblicata a fine 2021, ha relegato Palermo all’ultimo posto (posizione 105° su 105 capoluoghi) nell’ambito di una ricerca sulle performance ambientali su rifiuti, mobilità, aria, acque, ambiente urbano ed energia. Numeri impietosi che al di là dell’ambientalismo da salotto sbandierato dal sindaco Orlando e dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania, mettono a nudo la visione dell’incapacità dell’ultimo primo cittadino d’Italia.

Riannodando il nastro del fallimento come non ricordare le parole pronunciate da monsignor Lorefice nel giorno della commemorazione dei defunti al cimitero dei Rotoli. L’arcivescovo di Palermo ha usato – per la prima volta – parole pesantissime per lo scandalo delle quasi mille bare senza sepoltura. E durante la messa ha rincarato la dose con un’omelia durissima: “Corpi violati, violentati. Centinaia di nostri cari defunti da lungo tempo non trovano neanche la possibilità di una degna sepoltura a causa dell’incuria umana e dell’ignominia…”. Chi non ha rispetto per i morti non ha rispetto neanche per i vivi e Orlando ha dimostrato anche in questa occasione di non avere a cuore Palermo e i palermitani.

Si parla tanto dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Pochi sanno che la Città metropolitana governata da Orlando – che ha a disposizione 200 milioni di euro del Pnrr per avviare la riqualificazione di aree e quartieri degradati – non avrà progetti pronti per poter presentare le istanze di finanziamento entro il 31 marzo 2022. Le opportunità offerte dai fondi comunitari rimarranno così un bel libro dei sogni per il capoluogo siciliano a causa di un’amministrazione di stampo orlandiano che già non è stata in grado di affrontare l’ordinario, figuriamoci gli studi di fattibilità per progetti di questa portata.

Ecco uno spaccato del disastro di un sindaco bollito, accecato da sempre dallo specchio delle proprie vanità, che per assecondare il suo ego smisurato ha trascurato la città portandola ai limiti del decoro. Il prossimo sindaco di Palermo, che sarà di centrodestra, dovrà lavorare sodo per restituire autorevolezza e credibilità al governo di Palazzo delle Aquile mortificato da anni e anni di lassismo e abbandono.

Alessandro Anello è il coordinatore cittadino della Lega a Palermo