Il primo dei due giorni in Sicilia di Matteo Salvini è trascorso al convegno di Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, parlando di Nutriscore e difesa del made in Italy (dall’Europa matrigna). Ma come avviene ogni volta che Salvini mette piede a Palermo, non sono mancati gli spunti di politica. Il primo riguarda la scelta del candidato sindaco della quinta città d’Italia: “I candidati si scelgono qui, non a Roma – ha detto il segretario del Carroccio -. Le primarie? Se la politica non riesce a decidere al tavolo, far decidere i cittadini è sempre una soluzione, noi siamo pronti. Lavorerò perché il centrodestra sia unito: ci sono diverse personalità in grado di fare il sindaco di questa città meglio di Orlando se i palermitani sceglieranno il cambiamento”.
Il suo punto di riferimento resta Francesco Scoma, che assieme ai deputati e al segretario regionale, Nino Minardo, si è soffermato con il Capitano all’Hotel delle Palme, per un vertice di partito. “Abbiamo parlato di quartieri, di rifiuti, di traffico, di tasse, di tutto quello che manca a questa città – ha detto ancora Salvini -. Non chiedetemi nomi di candidati sindaci, ma la Lega ha le idee chiare. Ho incontrato avvocati, consiglieri, imprenditori, parlamentari. La prossima volta cercherò di andare a visitare qualche azienda. A Palermo verrò tutti i mesi, mio malgrado”. Oggi è in programma l’udienza del processo Open Arms, che vede l’ex ministro sul banco degli imputati con l’accusa di sequestro di persona. Martedì, invece, un vertice a Montecitorio che smentisce – parzialmente – gli intendimenti di Salvini: è alla Camera dei Deputati, infatti, che si potrebbe decidere sul candidato a sindaco di Palermo. Invitati i cinque partiti con una rappresentanza parlamentare: restano fuori Diventerà Bellissima, la Dc di Cuffaro e gli Autonomisti di Lombardo.
Ma a proposito di sindaci, ieri al convegno non sarà sfuggita la presenza di Carolina Varchi: cioè la deputata nazionale di Fratelli d’Italia che la Meloni ha ufficialmente indicato per la corsa a palazzo delle Aquile. E che potrebbe rappresentare un’ottima moneta di scambio con la Lega in vista delle decisioni importanti: il comune a FdI, la Regione al Carroccio. L’equazione non è così peregrina. Fra gli interventi, oltre a quello dell’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, anche quello di Gaetano Armao, che si è autoinvitato e va alla ricerca di una casa che lo accolga dopo mille piroette.