Controlli a campione in Sicilia su autobus e tram, e anche in negozi ed esercizi commerciali, per l’entrata in vigore delle nuove norme sul Green pass. Ieri, in Sicilia, si sono registrati 505 nuovi casi di Covid-19, con un tasso di positività del 2,1%, altri sei decessi e con un aumento dei ricoveri. Nella prima giornata dell’applicazione delle nuove restrizioni, qualche problema anche per i vaccinati: a una donna che ha avuto somministrata la doppia dose, ma non aveva scaricato il documento, è stato impedito di salire sul pullman che collega Lercara Friddi a Palermo. Sono intervenuti i carabinieri e il bus è partito con mezz’ora di ritardo, ma senza di lei. A Catania una studentessa fuorisede è stata bloccata mentre entrava su un bus urbano dell’Amt perché senza Green pass, che ancora non aveva nonostante avesse fatto la prima dose di vaccino.

Divieto di accesso, senza la “carta verde”, anche ai traghetti sia nello Stretto di Messina che nei collegamenti con le isole minori. Già dalla prima corsa alle 6.40 decine di persone erano in fila e, oltre ad acquistare il biglietto, dovevano mostrare il Green pass agli addetti della Caronte & Tourist al molo San Francesco. E i controlli sono stati rigorosi. Molti viaggiatori hanno accolto positivamente la novità. Giovanni, che viaggia con moglie e due figli ed era venuto per una breve vacanza in Sicilia, dice di «trovare giusto il provvedimento, visto l’aumento dei contagi c’era la necessità di maggiori controlli». C’è stato anche chi si è arrabbiato: «Ora andrò a farmi il tampone – osserva un passeggero che non vuole fornire il suo nome – ma da domani mi faccio il vaccino: non è possibile farsi un tampone al giorno, ormai è come ci fosse l’obbligo».

Musumeci, all’inaugurazione del Pronto soccorso dell’ospedale San Marco, rimarca il concetto: “Se non ci sono controlli serrati, in questo periodo natalizio, si corre il rischio di dovere adottare provvedimenti restrittivi. E questo non ce lo possiamo e non ce lo dobbiamo permettere. Quindi rinnoviamo l’appello alla responsabilità di ogni cittadino affinché si possa trascorrere il Natale in serenità, consentendo agli operatori economici di potere lavorare senza bisogno di doverne soffrire”. “A ogni nuova ordinanza – ha aggiunto – chiediamo sempre maggiori controlli ai prefetti che ci assicurano di intervenire con le forze dell’ordine. Che non hanno, però, sufficienti unità per fare fronte a tutte le esigenze del territorio. Questo è un grossissimo guaio, lo abbiamo detto al ministro Lamorgese e lo abbiamo ripetuto al capo della polizia”.

Ecco le principali misure:

RISTORAZIONE
Bar, ristoranti, pub, pasticcerie, gelaterie.

Per sedersi al tavolo al chiuso dal 6 dicembre servirà il Super Green Pass, riservato solo a vaccinati e guariti. Per un caffè o un drink veloce al bancone del bar non serve invece nemmeno il certificato base, quello che si ottiene con il tampone. Stessa cosa se ci si siede all’aperto, anche di un ristorante, o per acquistare cibo e bevande da asporto. Ai clienti degli alberghi se vanno al bar o al ristorante della struttura basterà invece il Green Pass basico (quello che si ottiene con il tampone molecolare o antigienico). Per gli esterni serve quello “rafforzato”. Quando ci si muove la mascherina va sempre tirata su. In zona arancione senza il Super Green Pass non ci si siede né al bar né al ristorante.

CINEMA, TEATRI, SALE DA CONCERTO

Cinema, teatri, sale da concerto, circhi, arene e locali di intrattenimento in genere: si entra solo con il Super Green Pass, a prescindere dal colore della regione. Resta in sala l’obbligo di tirare su la mascherina e l’acquisto dei biglietti dovrà essere effettuato di norma on line.

STADI E PALAZZETTI DELLO SPORT

Stadi, palazzetti dello sport e impianti sportivi: si entra soltanto con il Super Green Pass. Gli eventi sportivi restano, dunque, preclusi ai non vaccinati. In fascia bianca all’aperto può essere riempito il 75% degli spalti. In fascia bianca scende al 60% negli impianti al chiuso. In fascia gialla, negli stadi e negli impianti all’aperto capienza solo al 50%: al chiuso si scende al 35%. Per tutti obbligo di mascherina.

SAGRE, FIERE E MERCATINI NATALIZI

Sagre, fiere e mercatini natalizi resteranno aperti anche in zona arancione. Nelle sagre e mercati all’aperto si può girare per banchi e bancarelle anche senza alcun Green Pass, (resta il divieto di assembramento). Se lo spazio all’aperto è delimitato, come i mercatini che si svolgono all’interno di strutture o impianti sportivi, serve il Green Pass, ma basta quello base. In mercati e fiere al chiuso ci vuole invece sempre il Super Green Pass. Sia al chiuso sia all’aperto la mascherina è obbligatoria. I controlli spettano a chi gestisce l’evento o l’impianto.

DISCOTECA

Discoteche e sale da ballo resteranno aperte, anche se una regione dovesse finire in giallo o in arancione. Valgono le regole del decreto riaperture di ottobre: 50% di capienza al chiuso, 75% all’aperto. L’elenco delle persone presenti va conservato per 14 giorni. Ballo libero in pista, ma mascherina su quando si va al bancone del bar o in toilette. Obbligo di distanziamento di 2 metri in pista.

FESTE E CERIMONIE

Circolare del Viminale l’altro giorno sui controlli. Alle feste, tipo quelle di laurea, di compleanno o di anniversari vari, si va solo con il Super Green Pass, che esclude i non vaccinati. A un banchetto di nozze, alla festa che segue una cresima, una prima comunione o qualsiasi cerimonia civile o religiosa, si può partecipa anche con il certificato semplice, quello che include un tampone rapido. Chi organizza feste e banchetti deve ad esempio conservare per 14 giorni l’elenco dei partecipanti. I tavoli devono essere distanziati di un metro, che diventano due se si va in fascia arancione. In quella rossa non si festeggia più nulla. Quando non si è seduti al tavolo la mascherina deve essere sempre indossata. Buffet e self service sono consentiti, sempre rispettando la distanza di sicurezza.

TRASPORTI

Chi ha più di 12 anni dovrà avere il Green Pass base (tampone molecolare valido 72 ore o antigenico valido 48 ore) per prendere i mezzi pubblici.

CONTROLLI RAFFORZATI

E’ previsto anche il rafforzamento del sistema dei controlli, con dispositivo messo a punto a livello locale dai prefetti, sentiti i Comitato provinciale ordine e sicurezza. Una circolare del Viminale ha tracciato la cornice. I controlli sui mezzi pubblici devono essere attuati in modo tale da garantire la fluidità del servizio e da “scongiurare” possibili “assembramenti ed eventuali ricadute di ordine pubblico” e andranno potenziati anche nelle zone della movida. In generale, la polizia municipale e la Guardia di Finanza svolgeranno le verifiche nei ristoranti e negli esercizi pubblici mentre quelle su autobus e metropolitane sono affidate in modo prioritario a polizia e carabinieri, supportati dai vigili urbani e dal personale delle aziende di trasporto, e saranno a campione e nelle maggior parte dei casi verranno effettuate alle stazioni e alle fermate.