Non è merito di Faraone. Questo, in sintesi, il pensiero dell’Anci Sicilia, capitanata da Leoluca Orlando, sull’emendamento al dl fiscale che metterà a disposizione degli enti locali siciliani 150 milioni, di cui la metà destinati alla città di Palermo. Nella nota diffusa dai sindaci manca la firma di Orlando, ma è ben visibile quella dei suoi vice, Luca Cannata (Fratelli d’Italia) e Antonio Rini (Diventerà Bellissima), oltre al grillino Roberto Gambino e al dem Giovanni Burtone. L’emendamento, si legge nella nota, “è il risultato di una azione portata avanti dall’Anci Sicilia e dai tantissimi sindaci che si sono impegnati sin dal 25 maggio in una mobilitazione che ha visto, tra l’altro, l’approvazione di delibere di giunta, la manifestazione a Roma del 3 novembre e, da ultimo, gli incontri di delegazioni di sindaci con tutti i prefetti dell’Isola. A ciò si aggiunga l’incessante attività di confronto istituzionale e tecnico che ha registrato anche numerosi incontri e contatti con rappresentanti del governo, della presidenza del Senato, della Camera e con i presidenti delle commissioni competenti”.
“L’emendamento in favore dei Comuni dell’Isola, che ci auguriamo possa essere approvato con il sostegno di tutte le forze politiche – avvisano i sindaci – rappresenta un primo importante passo al quale dovranno farne seguito altri al fine di garantire l’inevitabile copertura finanziaria per l’intero triennio 2021-2023 e per sostenere molti altri Comuni che non beneficiano di questo intervento ma che faticano ogni anno per garantire un adeguato livello di servizi ai cittadini”. Rincara la dose il parlamentare nazionale del Pd, Carmelo Miceli: “Fa piacere leggere parole di apprezzamento di Italia Viva verso l’emendamento al dl fiscale. Quello che non è piacevole, invece, è il tentativo quasi puerile di Faraone e dei suoi di intestarsi la paternità di un provvedimento del quale Italia Viva è venuta a conoscenza solo quando i relatori e primi firmatari dell’emendamento, i senatori Mauro Laus del Partito democratico e Emiliano Fenu del M5S lo hanno presentato in commissione”.