Non c’è pace per la continuità territoriale in Sicilia. Dopo la sospensione del servizio all’aeroporto Pio La Torre di Comiso (per l’addio di Alitalia e il subentro di Ita) anche Trapani perde le tariffe a prezzi calmierati, figlie di un investimento da quasi 50 milioni. La terza terza sezione del Tar del Lazio, infatti, ha accolto il ricorso della compagnia irlandese Ryanair nei confronti di Enac, Regione siciliana, AlbaStar, Tayaranjet, Airgest, con il quale chiedeva l’annullamento dei servizi di “Imposizione di oneri di servizio pubblico (Osp)” per i servizi aerei di linea relativi alle rotte tra l’aeroporto Vincenzo Florio e Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli (Tayaranjet, per la cronaca, aveva già rinunciato ai collegamenti per Trieste, Ancona e Perugia a causa dello scarso numero di passeggeri).
I giudici hanno riconosciuto le argomentazioni del vettore irlandese che ha evidenziato di operare numerosi collegamenti da e verso la Sicilia, con regolari servizi di linea sulle tratte da e per Trapani e Palermo e, quindi, in diretta concorrenza con i servizi aerei di linea relativi alle rotte onerate. “Ai sensi dell’art. 16, comma 1, del regolamento – si legge nella sentenza – uno Stato membro può imporre Osp solo qualora tale rotta sia considerata «essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione servita dall’aeroporto stesso» ed esclusivamente nella misura necessaria a garantire che su tale rotta siano prestati servizi aerei di linea «minimi». Lo scalo di Trapani non è situato né su una «piccola isola», né tantomeno su una «regione isolata» (soli 71 km da PA). Pertanto, le sei città individuate dalle amministrazioni procedenti non possono essere considerate poli economici, produttivi, amministrativi, socio-sanitari e di istruzione di livello sovraregionale, in base ai quali valutare la lontananza e l’isolamento dello scalo di Trapani. In conseguenza dell’annullamento degli atti – conclude la sentenza del Tribunale amministrativo – sarà l’Enac a regolarsi di conseguenza”.
Per i siciliani volare è diventata una sorta di psicodramma. I voli della continuità territoriale erano stati l’anno scorso, nel bel mezzo della pandemia. A Comiso operava Alitalia, con due rotte quotidiane per Roma Fiumicino e una per Milano. Le tratte sono state sospese il 15 ottobre a seguito del passaggio di consegne fra Alitalia e Ita Airways. Il bando ponte promosso dall’Ena e valido per sette mesi è andato deserto. Così il servizio non è stato riassegnato. Oggi la novità Trapani. Visto che il caso fa giurisprudenza, risulta ancora più impensabile proporre la soluzione della continuità territoriale per Catania e Palermo, già proposta da alcuni politici.