Una tromba d’aria ha provocato la morte di un uomo di 53 anni a Modica, in provincia di Ragusa. L’uomo sarebbe stato colpito in pieno dal violento vortice. Il maltempo ha interessato anche la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso, vicino il rifornimento Lukoil. E’ stata chiusa la strada provinciale 7, che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi, dopo che il materiale di copertura è volato dai tetti di alcune botteghe ed è finito sulla strada. Magazzini e aziende danneggiati.
Pioggia intensa e grandine si sono abbattute su Ragusa e Vittoria, dove è stato attivato il presidio di Protezione Civile. A Comiso hanno chiuso scuole e uffici comunali, tranne quelli di pronto intervento ed anagrafe. “Da stanotte un’altra ondata spaventosa di maltempo sta colpendo la Sicilia, soprattutto l’area sud orientale – dichiara il deputato della Lega, Nino Minardo -. Grandine, piogge torrenziali e una serie impressionante di trombe d’aria hanno causato danni enormi in particolare alle coltivazioni agricole e in generale a tantissime attività produttive e pure alle abitazioni private. Non è il momento delle polemiche anche se dovremmo cercare, con l’aiuto della tecnologia, di potenziare e migliorare i sistemi di previsione e prevenzione. È il momento di sostenere con tutte le nostre forze le squadre dei soccorsi e di inviare per questa emergenza con pochi precedenti il maggior numero di uomini, mezzi e risorse pure da Roma: per questo sto interessando il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e il segretario nazionale della Lega Matteo Salvini”.
Sugli ultimi episodi interviene anche il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Ancora una volta, nel giro di pochi giorni, registriamo una vittima e diversi feriti, oltre a danni enormi, a causa di ben due trombe d’aria che si sono abbattute sul versante sudorientale dell’Isola. Il mio cordoglio, e quello della giunta regionale, ai familiari dell’uomo investito in pieno dalla furia del tornado a Modica, e all’intera comunità del ragusano, dove più violenta è stata la furia del vento, assieme al territorio di Comiso. Il maltempo, che sin da ieri ha interessato tutta la Sicilia, ha avuto pesantissime ricadute sulle coltivazioni, su edifici e strade di quasi tutte le province. Come più volte abbiamo ribadito, gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e vanno affrontati su un duplice piano: con interventi di contrasto al dissesto idrogeologico – azioni che attuiamo con l’impegno di tutte le risorse finanziarie disponibili sin dal 2018 – e con provvedimenti del governo nazionale che, da straordinari, devono diventare ordinari, al pari della non più eccezionale cadenza di questi eventi”.
A Termini Imerese, nel Palermitano, si contano i danni del nubifragio che ha arrecato danni a edifici e capannoni industriali nella zona a valle, che in alcuni punti è posizionata a una quota sotto il livello del mare. La sindaca della città, che ha chiesto alla Regione lo stato di calamità, oggi ha chiuso le scuole, come hanno fatto altri sindaci in varie province. La pioggia non ha risparmiato le Eolie, dove ai disagi per le strade allagate di Lipari, si riscontrano anche le difficoltà di attracco degli aliscafi a causa del vento di Scirocco. Il maltempo ha reso torbide le acque degli invasi e così sia l’Amap che Siciliacque hanno annunciato le chiusure dei potabilizzatori del Poma e del Fanaco, con conseguente calo nell’erogazione in alcuni comuni del Nisseno, della fascia costiera del Palermitano e nello stesso capoluogo siciliano. Un masso è caduto a Belmonte Mezzagno su una via trafficata, per fortuna senza conseguenze. Nel Comune alle porte di Palermo c’era stata già una frana che ha bloccato la strada d’accesso al paese.
A Catania e in provincia, sono state dozzine le richieste d’intervento inoltrate ai vigili del fuoco. Richieste di soccorso anche a Siracusa, mentre l’Outlet Sicily Village, centro commerciale dell’Ennese, rimarrà chiuso oggi per decisione della sindaca di Agira, Maria Greco. Per tutta la notte nella provincia di Enna ha piovuto e le acque hanno allagato terreni agricolo. Divelte recinzioni e strade interpoderali inaccessibili. Dovrebbero riaprire nel pomeriggio le linee ferroviarie chiuse ieri, la Palermo-Catania e la Canicattì-Gela, mentre per la riapertura della Palermo-Agrigento bisognerà attendere l’alba di domani.