Scatta da venerdì l’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro. E la Sicilia, come al solito, rischia di farsi trovare impreparata. Sarebbero, infatti, circa 700 mila i lavoratori non ancora immunizzati e quindi sprovvisti del ‘certificato verde’. Nella fascia 29-69 anni, secondo Repubblica, solo 93 mila siciliani hanno deciso di fare l’iniezione nelle ultime tre settimane. A livello nazionale, per la fondazione Gimbe, i lavoratori non ancora immunizzati sono 4 o 5 milioni. “Se non si vaccineranno subito – spiega il presidente Nino Cartabellotta – bisognerebbe fare 12-15 milioni di tamponi a settimana e questo non sarebbe proprio fattibile perché non abbiamo questa capacità”.
Ma torniamo alla Sicilia. In base ai dati aggiornati a lunedì, nella fascia 20-29 anni sono 190.107 i non vaccinati (33,9%). Nel target 30-39 anni non sono coperti dal vaccino 166.295 (29,1%), mentre nella fascia 40-49 sono 169.552 (24,2%). Tra i cinquantenni solo il 16,9% non si è fatto somministrare alcuna dose, la percentuale scende al 12,1 fra i sessantenni. La “scopertura” vaccinale, oltre a procurare problemi ai diretti interessati, che dovranno provvedere a un tampone ogni 48 ore per non essere sospesi dal lavoro (e dalla paga), potrebbe ingolfare i pubblici servizi. Ad esempio: “Il settore marittimo – spiega Franco Spanò, segretario generale della Filt Cgil, a Repubblica – presenta una percentuale più alta di non vaccinati e questo potrebbe creare problemi nella formazione degli equipaggi. Nelle ferrovie la situazione è migliore, mentre il settore delle autolinee è un’incognita”. Confindustria Sicilia, invece, stima che i non vaccinati nel circuito delle proprie imprese siano il 20 per cento degli 80 mila impiegati, almeno 16 mila.
I portuali palermitani che non posseggono il green pass, però, sarebbero soltanto una trentina su un totale di 450 lavoratori in organico nelle due società che operano all’interno del Porto di Palermo: Portitalia e Osp. Una percentuale attorno al 7 per cento, “che non desta preoccupazione per l’operatività”, sottolinea Giuseppe Todaro, presidente di Portitailia e Osp. “E’ solo una stima statistica che ci ha portato a ritenere che la quasi totalità della nostra forza lavoro è in possesso di green pass – conclude Todaro – Faremo i controlli in ingresso sui luoghi di lavoro e, come prevede la legge, non conserveremo nessun dato sensibile”. Todaro precisa inoltre che – a differenza di quanto avverrà a Trieste – le società di gestione al Porto di Palermo non si faranno carico dei tamponi ai portuali senza certificato. “Abbiamo valutato la circolare del Viminale di mettere a disposizione del personale test gratuiti. Voglio assicurare che a Palermo non si registrano rischi di compromissione dell’operatività dovuta alla mancanza di lavoratori senza Green pass. Negli ultimi mesi, abbiamo attivato anche una campagna di sensibilizzazione sui vaccini, e i lavoratori hanno risposto bene, evidenziando un grande senso di responsabilità”. Venerdì sono attese le prime manifestazioni No pass a Catania e Messina.
Anche a palazzo dei Normanni, a Palermo, sarà obbligatorio esibire il green pass per turisti, deputati o dipendenti dell’Assemblea regionale, pena il mancato accesso alla struttura. Una circolare a firma del Segretario generale fissa le regole all’interno del Palazzo. Saranno i dipendenti della Fondazione Federico II a controllare il certificato dei turisti che entrano dalla porta di piazza del Parlamento; mentre le guardie giurate che effettuano il servizio di controllo all’ingresso si occuperanno di controllare il pass per i dipendenti, i deputati e per quanti devono entrare dagli altri accessi. Al contempo sarà individuato un funzionario parlamentare preposto a queste attività che sovrintenderà le operazioni. Spetterà a lui comunicare il negato accesso in caso di anomalia nel documento.
Un primo esperimento di limitare l’ingresso negli uffici pubblici ai soli possessori del certificato verde era stato introdotto dal governo Musumeci a cavallo di Ferragosto, ma fu sospeso dopo un solo giorno e le resistenze del Garante della Privacy.