Il campo largo scippa Caltagirone al centrodestra e a Nello Musumeci. E’ questo il primo risultato di peso delle Amministrative del 10-11 ottobre. Non sono bastati cinque anni di amministrazione Ioppolo (coordinatore regionale di Diventerà Bellissima) per garantire alla coalizione di governo – nell’unico comune in cui si presentava unita – la conferma del feudo. Fabio Roccuzzo, sostenuto da Pd e Movimento 5 Stelle, ha surclassato con oltre il 50% (e quindici punti di scarto) Sergio Gruttadauria, in una sfida che praticamente non c’è mai stata. Il voto di Caltagirone, con una bipolarizzazione ormai assodata, è il test più significativo di questa tornata elettorale.
La conferma arriva da Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd: “E’ un risultato incoraggiante. Un esito che conferma i risultati conseguiti anche nelle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre nel resto d’Italia. Caltagirone è il modello da seguire in Sicilia”. Più netto il commento di Giancarlo Cancelleri, leader dei Cinque Stelle: “Caltagirone è l’avviso di sfratto al governo Musumeci perché dimostra che la coalizione del M5S-PD e forze di sinistra battono il centro destra anche se unito”. Anche Claudio Fava parla di “risultato straordinario. Una vittoria che conferma come alleanze chiare e candidati e candidate autorevoli possano sconfiggere la cappa nera che da troppo tempo devasta la Sicilia”.
Il Pd sfiora un altro successo al primo turno. Accade a Vittoria, dove Ciccio Aiello si ferma di un soffio sotto il 40% e sarà costretto a un ballottaggio insidioso con il candidato di Fratelli d’Italia, Salvo Sallemi. Risultato di prestigio per il Movimento 5 Stelle ad Alcamo, dove l’uscente Domenico Surdi (stavolta senza il Pd) ottiene la riconferma, battendo la concorrenza di Massimo Cassarà (sostenuto da pezzi di centrodestra). Delusione per il ‘campo largo’ ad Adrano, dove Cinque Stelle e dem avevano investito buona parte delle energie in campagna elettorale. Male Vincenzo Calambrogio, che si piazza solo quarto. Vanno al ballottaggio Stefano Pellegriti (Fdi, Lega, Udc) e Fabio Mancuso, sostenuto dall’ex Mpa. Leo Cantarella, il candidato del neo leghista Luca Sammartino, trionfa a Giarre. A Grammichele s’impone Pippo Greco, legatissimo all’ex governatore Raffaele Lombardo. Ballottaggio a Lentini, Rosolini, San Cataldo, Canicattì, Favara e Porto Empedocle, dove la grillina Ida Carmina manca la riconferma (chiude quarta). L’insegnante Carmela Petralito, sostenuta da FdI e Diventerà Bellissima, eletta sindaco a Pachino, nel Siracusano. Conferma per Vincenzo Parlato a Sortino.
Michelangelo Giansiracusa è il nuovo sindaco di Ferla, in provincia di Siracusa. Il risultato è ufficiale da ieri, grazie al superamento del quorum del 50% dei votanti. Giansiracusa, infatti, era l’unico candidato alla carica di primo cittadino. Per lui si tratta del terzo mandato consecutivo: il traguardo è reso possibile da una legge approvata di recente che ammette la fattispecie per i comuni fino a 5 mila abitanti. Stesso responso a Gioiosa Marea, nel Messinese, dove l’unica candidata in corsa, Giusy La Galia, diventa sindaco. A San Cipirello, dove il quorum è saltato (solo il 32,83% si è recato alle urne), non viene eletta invece Romina Lupo, l’unica in lizza dopo l’esclusione della lista collegata a Claudio Russo. Trattandosi di un comune sciolto per mafia, continuerà il commissariamento. A Montevago, nell’Agrigentino, conferma per Margherita La Rocca Ruvolo, deputata regionale di Forza Italia.
Ecco i dati sull’affluenza alle 14 di lunedì: a Caltagirone ha votato il 58,42% (-8,70 rispetto alle ultime Comunali), ad Adrano il 54,68% (+1,05), a Giarre il 58,71% (-7,65), a Grammichele il 48,76% (-9,05), a Ramacca il 60,59 (-6,87), a San Cataldo il 47,59% (-7,75), a Vittoria il 54,07% (-10,75). In provincia di Siracusa il calo più drastico si registra a Pachino, dove ha votato il 51,73%, con un calo dell’11,64. Seguono Noto col 60,57 % (-9,06), Lentini col 50,48% (-8,67) e Rosolini con 56,85 (-5,19). Ad Alcamo l’affluenza è in calo del 10,25%, a Canicattì del 9,79. Maglia nera a San Cipirello, nel Palermitano, dove hanno votato 1.618 elettori su 4.929: il 35,53% in meno. L’affluenza definitiva a livello regionale è del 56,66%.