Grande accoglienza per Giuseppe Conte in Sicilia. Ad attendere l’ex presidente del Consiglio all’aeroporto di Catania, dov’è sbarcato ieri nel primo pomeriggio, c’erano Giancarlo Cancelleri e il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars. Dopo i convenevoli e i selfie di rito coi portavoce, l’avvocato del Popolo ha partecipato al primo comizio di questa tre giorni, che lo vedrà impegnato nei comuni al voto domenica per le Amministrative. “C’è una traiettoria politica generale che vede questo dialogo costante e intenso con il Pd – ha detto Conte da Adrano, in provincia di Catania – Dove abbiamo potuto, abbiamo avuto il tempo di lavorare insieme e fare un progetto comune. Come in questo caso: lo abbiamo fatto volentieri per condividere un obiettivo. La traiettoria rimane quella del dialogo, perché per essere competitivi rispetto al centrodestra il dialogo deve essere coltivato dove è possibile”. Il tour di Conte è proseguito a Ramacca, Grammichele e Caltagirone. Oggi, invece, inizia in mattinata da Giarre e si chiuderà questa sera a Vittoria, in piazza del Popolo.
“Una persona molto concreta, che ha le idee chiarissime sulle cose da fare, a partire dall’immediato futuro. Siamo molto fiduciosi del nuovo corso che si sta per aprire per il Movimento 5 stelle sotto la guida di Giuseppe Conte”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, dopo il briefing che lui e gli altri 14 parlamentari dei Cinque Stelle all’Ars hanno avuto in un albergo di Catania con il neo presidente del Movimento a poche ore dal mini tour di questi in Sicilia a sostegno dei candidati 5 stelle alle prossime elezioni amministrative. “Tutti i miei colleghi – dice Di Caro – hanno avuto la mia stessa impressione, che conferma e rafforza le positive sensazioni su Conte avute nelle occasioni di incontro con lui in passato, quando però non era ancora presidente del Movimento. Con lui presidente ci eravamo incontrati solo una volta, ma in videoconferenza, che non è certo la stessa cosa di un incontro dal vivo”. “Abbiamo parlato per un paio d’ore – continua Di Caro – mettendo al centro, ovviamente, l’imminente tornata elettorale, ma anche l’esigenza, condivisa, di dare vita a un coordinamento regionale e territoriale. Nonostante sia arrivato da poco al Movimento, ha dimostrato di conoscerlo a fondo, come se lo frequentasse da sempre”.