Stefania Spampinato, attrice siciliana originaria di Belpasso, è impegnata sul set della diciottesima stagione di Grey’s Anatomy, la serie culto trasmessa in America dalla Abc (e da Fox per l’Italia). La Spampinato, che è impegnata pure nello spin-off Station 19, interpreta Carina De Luca, una ginecologa-ostetrica diventata un’icona del mondo Lgbt. La Spampinato, al Corriere, racconta i suoi trascorsi: “Papà è di Racalmuto, guidava gli autobus, mamma era di Catania e faceva la sarta; ci siamo trasferiti a Belpasso, 20 mila anime, quando avevo due anni — racconta —. Mi sono diplomata al liceo classico, ero destinata a giurisprudenza ma senza nemmeno aspettare il voto della maturità sono salita su un volo per il continente, direzione Milano”.
Frequenta l’Accademia delle Belle Arti, lavora in un pub per mantenersi, e comincia a fare la ballerina in tv. Si trasferisce a Londra, dove partecipa a X-Factor, ma nel 2011 è giunto il momento del grande salto: l’aspetta Los Angeles, dove inizialmente s’ingegna con mille lavoretti, un corso di dizione, una classe di recitazione e qualche provino. “Per sei anni una fatica pazzesca – commenta lei – però non volevo diventare la macchietta italiana che gesticola molto, parla ad alta voce e ha un accento pesantissimo. Il giorno prima dell’audizione per Grey’s Anatomy piangevo disperata ma l’esperienza americana ero determinata a farla funzionare”.
Alla produzione piace, l’esperimento funziona. E così va avanti da cinque anni: “Ho sempre seguito il mio istinto – racconta al Corsera – e nei momenti duri ho sfruttato la resilienza che solo la povertà ti dà: non dimentico mai che vengo da una famiglia siciliana semplice e unita. L’America post Trump è ancora polarizzata, per il Covid sul set rispettiamo protocolli rigidissimi, dell’Italia mi manca tutto, a partire dal caffè bevuto al bancone del bar, chiacchierando con chi te lo prepara”. E’ tornata quest’estate per girare il suo primo corto fra Modica e Scicli: è il racconto della sua vita di ribelle e globetrotter.