La loro relazione non ha retto di fronte alla distanza, ai flash dei fotografi, ai dispacci d’agenzia che parlavano di un Giggino che faceva il “diavolo a quattro” per arrivare alla formazione di un governo. Erano i giorni di Paolo Savona, che è stato al centro dei suoi pensieri più di quanto non lo fosse la fidanzata. E così si sono lasciati. Parliamo di Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, da poco vice-premier e Ministro allo Sviluppo economico, e Giovanna Melodia, più bassa nel rango istituzionale (fa la consigliere comunale ad Alcamo, in provincia di Trapani). La politica li ha fatti incontrare, la politica li ha allontanati. E forse anche un po’ illusi.
Avvocato civilista di 36 anni, Giovanna ne ha parlato durante un’intervista a ‘Chi’. Ha dichiarato (e anche dimostrato) di non avere il dente avvelenato per l’addio a Di Maio, che si è consumato un paio di mesi fa. “È finita ai primi di giugno, nei giorni in cui giurava il governo, ma la storia si trascinava già da un mese… Lasciarci è stata una scelta maturata e condivisa da entrambi, non si poteva andare avanti. Era molto stressato, era impossibile vederci… Prima mi coinvolgeva nelle sue giornate, condivideva tutto con me con messaggi, note vocali, video, foto. Il nostro era un rapporto vivo”. Poi non più.
Giovanna ha scoperto la politica nel 2016. Non era un’attivista della prima ora. Lo ha fatto, però, grazie al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che si era cucito addosso concetti come la trasparenza, l’onestà: “Io non ho mai fatto politica, semplicemente perché non mi sono mai piaciuti i personaggi che in questi ultimi anni si sono scambiati la poltrona” diceva alla vigilia delle Amministrative di Alcamo, dove finirà per ricevere la bellezza di 745 voti, che la garantiranno, oltre al seggio in Consiglio, lo scranno di vice-presidente.
Le frequentazioni con Di Maio cominciano durante il tour elettorale del capo politico dei 5 Stelle in Sicilia, per supportare la candidatura di Cancelleri alla presidenza della Regione. Galeotto fu Cancelleri, galeotti furono soprattutto Ignazio Corrao, europarlamentare, e Domenico Surdo, primo cittadino (attuale) di Alcamo, che non li faranno perdere più di vista. A marzo le prime paparazzate sul lungomare di Castellammare del Golfo (parliamo di qualche mese fa, mica del ’48), ma la fiamma si sopisce in fretta. Fino a spegnersi.
Al di là dell’humus politico, si tratta di profili dal background differente: mentre Di Maio ha lasciato gli studi per dedicarsi alla politica (esclusa una parentesi da steward al San Paolo), Giovanna Melodia ha completato Giurisprudenza, nonostante i lavori da promoter, cassiera e addetta al personale in un’azienda. Ora le rimane la notorietà. E la beffa di finire scavalcata dalla ex di Di Maio, Silvia Virgulti, che sembra in procinto di rimettersi insieme al vice-premier: “Penso non sia lei la causa della rottura. Se è riuscita a riavvicinarsi a lui non posso che dirle brava”. L’unico rimprovero a Di Maio riguarda la gestione del dopo: “Con poco mi avrebbe evitato momenti di difficoltà. Stando con lui mi sono ritrovata da un giorno all’altro in pasto ai giornali, ai fotografi, anche ad attacchi social”. Come detto, le rimane un po’ di fama. E un seggio ad Alcamo, dove porterà avanti le battaglie di un Movimento diretto dall’ex fidanzato.