Poco sollievo, tanta preoccupazione per chi è rimasto. Tra le testimonianze dei 74 passeggeri dell’aereo arrivato a Fiumicino il pensiero va a chi è ancora in Afghanistan e rischia di morire per mano dei talebani. Il volo KC-767 dell’Aeronautica Militare ha trasportato il personale diplomatico italiano che era stanziato a Kabul e circa 20 ex collaboratori afghani assieme alle loro famiglie. “Ci sentiamo traditi. Ho paura per chi ha lavorato con noi ed ora sta per morire” dice Ale Furiake, medico afghano che lavora con l’Agenzia italiana per la Cooperazione, “I Talebani li cercano casa per casa. Abbiamo lasciato migliaia di persone che rischiano la vita. La situazione è gravissima. Faccio appello alla comunità internazionale: li salvi. Continua sull’Huffington Post