Non è detto che il prossimo referente regionale del M5s debba essere un uomo. Fra gli indiziati speciali di queste ore ci sono anche due donne: una è la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, fra i pochissimi siciliani “convocati” da Di Maio nel governo Draghi. L’altra, invece, è una fedelissima di Giuseppe Conte: l’ex Ministro Lucia Azzolina. L’avvocato del popolo, addirittura, potrebbe designarla come sua vice e affidarle le chiavi del Movimento in Sicilia. La Azzolina incarnerebbe perfettamente il nuovo corso dei grillini, anche se paga una certa “lontananza” da quello che è il suo territorio d’origine: originaria di Siracusa, ha lasciato molto presto la Sicilia per insegnare al Nord. S’è rivista a Palermo nelle vesti di ministro. Si porta dietro l’intuizione dei banchi con le rotelle. Chance anche per la Floridia: la senatrice di Messina però riveste un incarico istituzionale di “peso” che potrebbe distrarla dalla mission: cercare di riportare la pace fra i Cinque Stelle siciliani, che troppo a lungo è stata minata dalle vertenze romane, dal Ponte sullo Stretto e da tentativi audaci di allargare la coalizione.