C’è anche lui, il Capo dello Stato, fra i protagonisti della notte più bella. L’esultanza di Mattarella attraversa i social, diventa virale, trasuda orgoglio. E’ gioia, è fiamma, è compostezza. Al rigore parato da Donnarumma, quello che ci consegna il trono d’Europa dopo 53 anni d’astinenza, il presidente si lascia andare in un urlo liberatorio. Al suo fianco Gravina, presidente della Figc. “Grande riconoscenza a Roberto Mancini e ai nostri giocatori. Hanno ben rappresentato l’Italia e hanno reso onore allo sport”, è il primo commento affidato alle agenzie.
Il volto di Sergio Mattarella, quel sollevare iconico delle braccia, ci riportano indietro con la macchina del tempo. Alle esultanze più celebri: quella di Pertini, nell’82, per il Mundial spagnolo; quella di Giorgio Napolitano, nel 2006, allo Stadio Olimpico di Berlino. Istantanee di memoria che rimarranno ai posteri, che scandiranno la storia del nostro calcio e del nostro Paese. Prima della partita di Wembley, il Capo dello Stato si era intrattenuto col premier inglese Boris Johnson, mentre nell’intervallo della partita ha incontrato Matteo Berrettini, per congratularsi dopo la splendida finale di Wimbledon. Oggi, alle 17, riceverà al Quirinale gli Azzurri per il giusto tributo che si deve ai campioni.