“Il ritmo è buono, per me parlano i dati. Sabato abbiamo superato la soglia di 52,6 milioni di somministrazioni. Vuol dire che il 61% dei cittadini ha fatto almeno una dose e il 36% della popolazione anche la seconda”. Il generale Figliuolo, commissario nazionale anti-Covid, non dispera. E cerca di placare sul nascere il terrorismo psicologico che si è diffuso nelle ultime ore, tra il proliferare delle varianti e vaccini che non arrivano”. A proposito della variante Delta, che in Inghilterra ha fatto risalire i contagi, senza – tuttavia – intasare gli ospedali o provocare troppe vittime, il generale spiega che “il ciclo vaccinale completo è l’unico rimedio. Purtroppo il virus circola ancora e la variante Delta sta diventando dominante. Grazie all’andamento della campagna vaccinale però produce effetti meno gravi rispetto al passato recente, e dunque è indispensabile continuare per far ben ripartire il Paese”.
L’obiettivo, anche in Sicilia, è cercare di recuperare tutti gli over 60 che non si sono ancora immunizzati: “A fronte di una platea di 18,1 milioni di persone – dice Figliuolo al Corriere della Sera -, 2,5 milioni non hanno ancora ricevuto alcuna somministrazione. È una priorità assoluta, infatti avevo emesso un’ordinanza apposita il 9 aprile e l’abbiamo ribadito più volte nel corso della campagna vaccinale. Il motivo è evidente: dobbiamo mettere in sicurezza gli anziani e le persone più fragili, cioè coloro che sono più vulnerabili rispetto alle conseguenze nefaste del Covid”. Siamo ancora indietro? “La copertura della fascia over 80 oggi supera il 92% con almeno una dose, mentre la fascia 70-79 è all’87%. Sono risultati ottimi. Per le fasce 60-69 e 50-59, che sono rispettivamente all’81% e al 72% circa di prima dose dobbiamo fare di più. E’ necessario agire a tutto campo per raggiungere chi vuole vaccinarsi e per coinvolgere chi è rimasto ancora dubbioso”.
Fino a domani in Sicilia restano attivi gli Open Days con Pfizer e Moderna. Cioè la possibilità, per tutti gli over 12, di recarsi in un unto vaccinale e farsi inoculare il siero senza alcuna prenotazione. Le forniture, in questo mese di luglio, non dovrebbero rallentare in maniera eccessiva: “A luglio – chiarisce Figliuolo – dovremo impiegare AstraZeneca per fare 2,6 milioni di seconde dosi a persone over 60, mentre la gran parte delle altre somministrazioni, intendo prime e seconde dosi, verrà fatta unicamente con Pfizer e Moderna. La quantità di vaccini disponibile, pur con tutte le limitazioni di impiego, ci consentirà di raggiungere gli obiettivi previsti”. Cioè le 500 mila somministrazioni al giorno, che dovrebbero permetterci di raggiungere l’80% della popolazione entro la fine di settembre. Giusto in tempo per l’immunità di gregge.