E’ tutto pronto, o quasi, per il nuovo concorsone alla Regione. In palio 1.024 posti nei Centri per l’impiego, ossia gli ex uffici di collocamento dove oggi vengono smaltite numerose pratiche, comprese quelle inerenti il reddito di cittadinanza. Potrebbero essere proprio i 409 navigator siciliani, in scadenza nel prossimo dicembre, ad avere le carte in regola per la selezione che l’assessore Scavone dovrebbe bandire la prossima settimana. Una pre-selezione, con una valutazione per titoli, tale da ottenere una scrematura dei partecipanti (si prevedono grossi numeri: da 100 a 200 mila aspiranti), dovrebbe tenersi a settembre.
Il concorso assume pertanto toni diversi rispetto a quello ‘promesso’ nel 2019 grazie a 100 milioni stanziati da Roma: servivano, in teoria, 648 funzionari della categoria più alta (D) e 487 della medio-alta (C). Per un totale di 1.135 posti che nel frattempo, però, si sono un attimo compressi. “Il motivo per cui sono passati due anni dall’annuncio del bando – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone – è che nel frattempo, pandemia a parte, lo Stato ha cambiato le norme sui concorsi nella pubblica amministrazione. E noi abbiamo dovuto modificare la selezione”.
Ma non cambierà granché la sostanza: per la categoria D sarà necessaria una laurea: l’elenco di quelle ammissibili varia in funzione della figura professionale richiesta (si va dallo specialista amministrativo contabile all’analista del mercato del lavoro). Per la categoria C, invece, basta il diploma. A fare la differenza, come spiega il Giornale di Sicilia, saranno però i titoli professionali e di servizio, che al momento rimangono top secret. Ma che, come detto in premessa, potrebbero agevolare i navigator, assunti da Anpal per portare avanti le pratiche di reinserimento nel mercato del lavoro per i percettori del reddito. Altra novità è rappresentata dalla selezione in quanto tale: saranno 70 quiz a risposta multipla. Le domande saranno ‘pescate’ da un elenco di materie che i candidati dovranno studiare per intero, senza affidarsi ai mega libroni in cui sono contenute tutte le risposte. Bisognerà superare un punteggio di sbarramento per accedere all’orale. Il concorso dovrebbe concludersi entro quest’anno, prima del 2022, anno delle elezioni Amministrative di Palermo e delle Regionali.