Un pacchetto soggiorno più vaccino per le Eolie? E’ più di una lucida follia. Una “proposta ambiziosa” che il presidente della Regione Nello Musumeci ha avanzato al commissario nazionale per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo. “Siamo convinti di trovare la condivisione di Roma – ha detto il governatore a Rai News – perché riteniamo che in una terra che per sei-sette-otto mesi sa di potere ospitare turisti, il turista che ha già fatto la prima dose nella propria città, può benissimo fare il richiamo in Sicilia”.
“Stiamo andando anche oltre – ha aggiunto Musumeci – chi non l’ha ancora fatto e viene qui in vacanza, può farlo in Sicilia. E’ una proposta che abbiamo formalizzato al generale Figliuolo e crediamo di non essere la sola Regione ad avere avanzato questa proposta. Non è escluso che nelle prossime ore possa arrivare la conferma. Il nostro Servizio Sanitario regionale è pronto…”. Al momento, per venire in Sicilia, serve la registrazione al sito siciliacoronavirus.it e l’esito negativo del tampone molecolare massimo 48 ore prima del viaggio. Con l’introduzione del green pass europeo (da metà giugno?) le condizioni di viaggio – per turismo – dovrebbero cambiare un po’ per tutti: avranno la possibilità di spostarsi coloro che sono guariti dal Covid, chi è in possesso di un tampone dall’esito negativo, e chi ha completato le due dosi di vaccino.
Vaccini h24 alla Fiera del Mediterraneo di Palermo
Vaccini anti-Covid ventiquattr’ore su ventiquattro: Palermo fa da apripista. L’hub della Fiera del Mediterraneo aumenta al massimo i suoi sforzi per dotare la città di un polo vaccinale sempre aperto, giorno e notte. Si tratta del primo hub siciliano a vaccinare h24 e, per quanto a conoscenza della struttura commissariale di Palermo, anche del primo hub h24 in Italia. Sarà possibile con l’attivazione di un nuovo spazio: il padiglione 20A, ribattezzato anche padiglione degli acquerelli, una porzione sottostante il padiglione 20, il locale della Fiera del Mediterraneo dove attualmente si effettuano oltre 4000 vaccinazioni giornaliere. L’obiettivo, una volta a regime, è incrementare le somministrazioni di circa 1000-2000 unità, arrivando a 6000 vaccini al giorno nel solo hub provinciale di Palermo.
“L’apertura di questo nuovo Polo – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – è un ulteriore impulso alla campagna vaccinale in Sicilia, che proprio ieri ha superato i due milioni di dosi somministrate. Ormai, giorno dopo giorno, nonostante ci sia ancora qualche problema con l’approvvigionamento dei vaccini, sembra che la macchina abbia ingranato la marcia giusta. Anche l’iniziale diffidenza da parte di alcuni verso la vaccinazione sembra ormai superata”.
L’h24 partirà da venerdì 21 maggio (dalla mezzanotte a cavallo tra giovedì 20 e venerdì 21) e funzionerà in questo modo:
– dalle 8 alle 24 vaccini al padiglione 20, che chiuderà a mezzanotte;
– dalle 24 alle 8 vaccini al padiglione 20A, che chiuderà al mattino, in contemporanea con la riapertura del 20.
La vaccinazione al padiglione 20A sarà aperta solo ai cittadini nelle fasce 16-59 anni con patologie non gravi e 40-59 anni senza patologie. “Siamo i primi in Sicilia e, da quanto ci risulta, anche in Italia ad attivare l’h24 – dichiara il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa -. Ci riempie di orgoglio il fatto di mettere a disposizione un hub vaccinale che non si ferma mai. Lo volevamo con tutte le nostre forze perché l’imperativo è vaccinare, vaccinare, vaccinare. Siamo stati tra i primi anche ad attivare l’apertura notturna dell’hub: dal 9 aprile la Fiera del Mediterraneo è infatti aperta dalle 8 a mezzanotte. Ora lavoreremo no stop, ma con l’energia di chi sa di contribuire a una missione importante: la tutela della salute collettiva. Prima ci immunizziamo, prima torneremo alle nostre vite”.
Il nuovo polo vaccinale sorge in un’area da oltre 1600 metri quadrati. Può ospitare un massimo di 270 persone. Comprende altri due corridoi vaccinali, per un totale di sette, con i cinque del padiglione 20. Le postazioni vaccinali saranno 16. All’interno del nuovo spazio si snoda il percorso di anamnesi, somministrazione e osservazione post-vaccino, proprio come il padiglione 20. Circa settanta le unità di personale impiegate, tra medici, infermieri, amministrativi, volontari, sicurezza.
Allarme Confindustria: “Nelle Rsa mancano medici e infermieri”
Sono state tra i luoghi più colpiti dalla pandemia da Covid-19. E ancora il calvario delle Rsa, residenze sanitarie assistenziali, e più in generale delle strutture socio-sanitarie siciliane non è finito. Ai rilevanti problemi finanziari legati alle restrizioni imposte dalle misure di prevenzione dei contagi, si aggiunge infatti una carenza ormai tanto cronica quanto drammatica di medici e infermieri. I provvedimenti del governo nazionale varati durante l’emergenza hanno dato la possibilità alle Asl di assumere infermieri e personale socio-sanitario portando di fatto a una migrazione degli operatori dalle Rsa, pubbliche e convenzionate, verso il servizio sanitario nazionale, con la conseguenza di lasciare scoperte le imprese del comparto, mettendo in ginocchio molti territori. È per questo che Confindustria Sicilia chiede un incontro immediato alla Regione per trovare una soluzione non più rinviabile al fine di poter continuare a garantire la cura dei pazienti più fragili e degli ospiti presenti nelle strutture.