Come riportato in anteprima da Dagospia, il direttore di Rai 3, Franco Di Mare, ha cancellato la trasmissione “Mi manda Raitre” dal daytime della rete che dirige. Il programma quest’anno, dopo l’allontanamento di Salvo Sottile, era stato affidato ai due interni Federico Ruffo e Lidia Galeazzo, ma aveva registrato ascolti disastrosi. Così la decisione di modificare l’orario della messa in onda. Di Mare sta attraversando un periodo complicato: di recente, a mettergli i bastoni fra le ruote, è stato Fedez, che prima del concertone del 1° Maggio, sui social, aveva denunciato il tentativo da parte della Rai di censurare il suo discorso. Una tesi avvalorata dalla pubblicazione di una telefonata con la vice direttrice di Rai 3, Ilaria Capitani.
“È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica – ha spiegato il rapper sui social -, approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere i partiti e i nomi e di edulcorarne il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente”. Una tesi che Di Mare, in palese difficoltà, ha smentito di fronte alla commissione di vigilanza della Rai: “Si tratta di una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell’autore l’esistenza di una censura che non c’è mai stata – ha spiegato Di Mare, accusando Fedez di voler conquistare like e condivisioni su Instagram -. La Rai non ha chiesto il testo di Fedez, quello che lui dice è falso”. Peccato che a suo sfavore parli la telefonata.
Ma il giornalista, da un po’ di tempo a questa parte, finisce spesso al centro dell’attenzione. In principio fu per l’esclusione dell’opinionista Mauro Corona (migrato a Mediaset) dalla trasmissione ‘Carta Bianca’ di Bianca Berlinguer, dopo alcuni epiteti (“Gallinaccia”) rivolti alla giornalista che però l’aveva perdonato. “Di Mare è intervenuto d’autorità sui contenuti del mio programma, mortificando la mia autonomia”, si è sfogata la Berlinguer sul Corsera. Il direttore di Rai Tre, come rivelato da Striscia la Notizia, non ha mai lesinato comportamenti irrituali (e poco rispettosi) nei confronti delle donne. Arrivando a palpare il lato B di Sonia Grey e Irene Ferri, due avvenenti colleghe che l’hanno accompagnato alla conduzione (ai tempi) di Uno Mattina. Di Mare ha tentato di discolparsi (“L’ho fatto per gioco”) evidenziando un commento della Grey che su Facebook lo scagionava. Ma l’ex showgirl ha rincarato la dose: “Non ho fatto alcun post a difesa di Di Mare. Ho solo lasciato un commento sulla sua pagina perché lui mi ha chiesto il favore di farlo. Sono stata strumentalizzata! Mi dissocio”.
Ma un’altra stoccata al giornalista/conduttore dalla “doppia morale” è arrivata dal giornalista Tommaso Rodano, giornalista del Fatto Quotidiano, che ha ricordato come Di Mare e il collega Attilio Romita, conduttore del Tg1, siano stati segnalati dall’Ordine dei giornalisti per aver utilizzato gli schemi, il mezzobusto e la sigla del telegiornale sul palco della Fater Spa, nel 2008, allo scopo di promuovere pannolini e detersivi. Fregandosene della deontologia. Nei peccati di gioventù – anche se in realtà, il direttore di Rai Tre era già cresciutello – rientra la “finta” intervista con un testimone per mafia, spacciata per vera nonostante l’utilizzo di un attore e di un copione. Questo è il direttore di Rai 3.