“Il voto sulla decadenza del direttore generale dell’Asp di Messina, La Paglia, ha certificato in maniera inequivocabile la solitudine del presidente Musumeci, che assieme all’assessore Razza ha letteralmente abbandonato la città dello Stretto”. Lo afferma il deputato regionale M5S Antonio de Luca, componente della commissione Sanità dell’Ars, in relazione alla votazione in commissione sulla decadenza del direttore generale Paolo La Paglia, promossa da Musumeci. “Anche questa volta – continua De Luca – Musumeci ha preferito non presentarsi in commissione per illustrare le motivazioni che lo hanno portato a promuovere la decadenza del dirigente. La commissione con l’astensione generale ha di fatto evidenziato che le responsabilità circa la cattiva gestione dell’emergenza è da ascrivere interamente all’intera amministrazione regionale oltre che dell’Asp messinese e soprattutto è da attribuire a chi nominato i dirigenti e non ha vigilato sul loro operato. Nel corso della seduta è stato evidenziato come la gestione della crisi sanitaria sia stata fallimentare in tutta l’isola e quindi Musumeci avrebbe dovuto rimuovere tutti o quasi i dirigenti generali delle Asp siciliane e anche i commissari Covid nominati dal suo governo”.
“La commissione – conclude De Luca – ha espresso anche perplessità sulla serenità di giudizio di chi ha stilato la relazione che ha dato avvio al procedimento di revoca. Alcuni stralci di intercettazione relativi all’inchiesta che ha recentemente travolto l’assessorato alla Sanità, infatti, hanno evidenziato come il dirigente generale fosse quanto meno inviso ad alcune figure di rilievo dell’assessorato, tra cui la dott.ssa Di Liberti. Ciò ha influito notevolmente sulla capacità di giudizio della commissione che dunque si è espressa per consentire l’approvazione del parere in merito alla decadenza di La Paglia e contestualmente dare atto del fallimento di Musumeci, sempre più solo e forse anche per questo oggi nuovamente assente”.