Guardate con quale faccia tosta stanno lì a parlare e a straparlare di autonomia. Guardate con quanta insulsaggine auspicano e invocano un ampliamento dei poteri già concessi settant’anni fa dallo Statuto e che tante sventure hanno già arrecato alla Sicilia. Ma per rendersi conto di quali traccheggi ci siano sotto il nuovo spasimo sicilianista, basta guardare le facce dei leader – absit iniuria verbis – che continuano a intestarsi questa guerra contro lo Stato italiano. Troverete la faccia di Raffaele Lombardo, il trucido sfasciacarrozze venuto da Grammichele che fece di Palazzo d’Orleans il luogo geometrico delle sue stramberie. E troverete soprattutto la faccia del bullo che siede alla destra di Musumeci. Il quale, non avendo neppure un voto e quindi nessuna legittimazione popolare, ha costruito su queste scempiaggini la sua carriera politica. Viva la fuffa.