Lui, l’apostolo della purezza, il cacciatore di privilegi, il Torquemada della politica marcia e decadente, il generale Patton degli apriscatole di tonno. Ah, incidentalmente anche il Presidente della commissione antimafia.
Sabato mattina è una furia. Seguito dagli agenti della scorta irrompe negli uffici della centrale operativa territoriale dell’azienda sanitaria di Cosenza, prende di petto i cinque medici che si trova davanti, tra cui due donne, gli urla “incapaci”, “non siete in grado di gestire la campagna vaccinale”, “al numero verde non risponde nessuno” (infatti da settimane le prenotazioni si effettuano tramite piattaforma informatica). Uno dei medici ha un malore.
Ma non è tutto. Intima agli agenti della scorta di prendere le generalità dei presenti e poi si attacca al telefono con il Vice Ministro Sileri e con il commissario ad acta calabrese Longo per denunciare le nefandezze compiute dal pericoloso drappello di medici colpevoli.
Già colpevoli, ma colpevoli di cosa esattamente? Di non aver chiamato per il vaccino due suoi anziani parenti, a quanto pare.
Come dite? Anche voi conoscete persone anziane o vulnerabili che non sono state ancora vaccinate ma non vi passerebbe mai per la testa di andare al centro vaccinazioni a insultare e minacciare i medici? Dite che le battaglie si fanno nelle istituzioni e non con le sceneggiate? Dite che si fanno per tutti e non solo per i parenti o gli amici?
Beh, ma lui è scuola Grillo, anzi marchese del Grillo: “lui è Morra e voi non siete un …”