Da viceministro a sottosegretario “semplice”: Giancarlo Cancelleri resta nel (sotto)governo anche con Mario Draghi. Ma viene declassato rispetto alla posizione ricoperta nel Conte-2, pur rimanendo al Ministero delle Infrastrutture, dove comanda Enrico Giovannini. Il MoVimento 5 Stelle piazza un’altra bandierina all’Istruzione con Barbara Floridia, insegnante di Lettere e senatrice di Messina alla prima legislatura. Ci sarebbe un terzo siciliano fra i grillini: si tratta di Manlio Di Stefano, originario di Palermo, che nulla però ha che spartire con l’Isola se non i natali (si è trasferito a Milano da 15 anni). Farà compagnia a Di Maio agli Esteri. L’ultimo siciliano lo esprime Forza Italia: si tratta dell’ex direttore di Panorama, Giorgio Mulè, che va alla Difesa (fino alla fine è rimasto in lizza per l’Editoria). Nato a Caltanissetta e cresciuto a Mazara del Vallo, il giornalista ha costruito la sua carriera professionale fra Palermo e Milano.
La vera sconfitta, però, è del Movimento 5 Stelle. Dopo le polemiche per la marginalizzazione nella formazione titolare dei ministri (D’Incà e Patuanelli rappresentano geograficamente il Nord, dove il M5s raccoglie da sempre pochi voti), la Sicilia si vede recapitare un altro smacco. La fuoriuscita di Bonafede e Azzolina, territorialmente, è meno “pesante” di quella di Catalfo, che rappresenta il MoVimento a Catania (gli altri due invece erano prodotti d’esportazione). Ma il passaggio da tre a zero è traumatico. Mentre Cancelleri, che ha ringraziato tutti con garbo per la conferma al Mit, si vede scavalcare da Bellanova e Morelli, di Italia Viva e Lega, che diventano viceministri nello stesso dicastero che nell’ultimo anno e mezzo aveva visto protagonista il nisseno al fianco della De Micheli.
Nella nuova squadra di Mario Draghi sono stati nominati 39 sottosegretari di cui 19 donne e 20 uomini. Sarà successivamente assegnato il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport. Il Cdm ha nominato anche sei viceministri, tra i 39 sottosegretari: si tratta di quattro donne e due uomini. Marina Sereni sarà viceministro agli Esteri, Laura Castelli all’Economia, Gilberto Pichetto Fratin e Alessandra Todde allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova e Alessandro Morelli alle Infrastrutture e Trasporti.
Ecco tutte le nomine:
Presidenza del consiglio
Deborah Bergamini, Simona Malpezzi (rapporti con il parlamento)
Dalila nesci (sud e coesione territoriale)
Assuntela Messina (innovazione tecnologica e transizione digitale)
Vincenzo Amendola (affari europei)
Giuseppe Moles (informazione ed editoria)
Bruno Tabacci (coordinamento della politica economica)
Franco Gabrielli (sicurezza della repubblica)
Esteri e cooperazione internazionale
Marina Sereni – viceministro
Manlio Di Stefano
Benedetto della Vedova
Interno
Nicola Molteni
Ivan Scalfarotto
Carlo Sibilia
Giustizia
Anna Macina
Francesco Paolo Sisto
Difesa
Giorgio Mulè
Stefania Pucciarelli
Economia
Laura Castelli – viceministro
Claudio Durigon
Maria Cecilia Guerra
Alessandra Sartore
Sviluppo economico
Gilberto Pichetto Fratin – viceministro
Alessandra Todde – viceministro
Anna Ascani
Politiche agricole alimentari e forestali
Francesco Battistoni
Gian Marco Centinaio
Transizione ecologica
Ilaria Fontana
Vannia Gava
Infrastrutture e trasporti
Teresa Bellanova – viceministro
Alessandro Morelli – viceministro
Giancarlo Cancelleri
Lavoro e politiche sociali
Rossella Accoto
Tiziana Nisini
Istruzione
Barbara Floridia
Rossano Sasso
Beni e attività culturali
Lucia Borgonzoni
Salute
Pierpaolo Sileri
Andrea Costa