Si terrà oggi un nuovo incontro tra governo e Regioni per rimodulare il piano vaccini a seguito dei ritardi della produzione e dopo l’approvazione da parte dell’Aifa del siero di AstraZeneca, più adatto agli under 55 (ma anche agli “over” se sono in salute). Al vertice, coi ministri uscenti Boccia e Speranza, ci sarà pure il commissario Domenico Arcuri. In Sicilia l’ultimo dato aggiornato parla di 164 mila dosi somministrate, pari all’81% di quelle consegnate. La campagna è ripresa nonostante i “furbetti” (a loro verrà impedito di fare il richiamo, anche se qualcuno è già riuscito a scavalcare la direttiva) e le difficoltà nella distribuzione. Ieri sono giunte a Palermo 5.400 dosi di Moderna, ma l’attesa maggiore è per lunedì prossimo, quando cominceranno ad arrivare i vaccini di Astrazeneca. L’azienda ha annunciato un taglio del 60% allo stock previsto inizialmente. Il fatto che questo siero sia “indicato” per la fascia 18-55 anni, inoltre, determina l’indicazione di un nuovo target: potrebbe finire in cima alla lista insegnanti, forze dell’ordine e lavoratori del servizio pubblico.
Per quanto riguarda la vaccinazione degli over-80, invece, in Sicilia dovrebbe iniziare entro la fine di febbraio, una volta smaltita la cosa di operatori sanitari e ospiti e operatori delle case di riposo. Nell’Isola, questo mese, arriveranno 237 mila dosi: 179 mila garantite da Pfizer, 58 mila da Moderna. A meno di ulteriori rallentamenti la tabella di marcia dovrebbe essere rispettata. Mentre la Regione si sta attrezzando per le vaccinazioni di massa: assieme ad Abruzzo, Marche e Calabria, infatti, ha deciso di utilizzare la piattaforma di Poste Italiane, che si appoggia al cloud Azure di Microsoft, e dovrebbe evitare incidenti come quelli che ieri si sono verificati nel Lazio, durante il primo giro di prenotazioni. Un click day fatto meglio. Si spera.
Intanto dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, viene confermato l’obiettivo del 70% dei vaccinati entro l’estate. “Siamo appena all’inizio di una maratona e mi sento di confermare l’obiettivo di arrivare a vaccinare il 70% della popolazione adulta in Europa entro l’estate- ha detto a Repubblica -. A un mese dall’avvio delle inoculazioni abbiamo consegnato 18 milioni di dosi. Posso dirvi che a febbraio ne arriveranno altre 33 milioni e a marzo 55 milioni. Nel secondo trimestre saranno ancora di più: 300 milioni dalle tre aziende già autorizzate dall’Ema (Pfizer-BionTech, Moderna e AstraZeneca, ndr) e, se otterranno anche loro il via libera, altre 80 milioni di fiale da Johnson and Johnson e Curevac. Siamo sulla buona strada, alla fine avremo 2,3 miliardi di vaccini, quasi il triplo di quelli che ci servono e potremo aiutare anche i paesi vicini all’Unione”.