La Procura della Corte dei Conti di Palermo ha archiviato il procedimento di danno erariale per oltre 61 milioni di euro attivato nei confronti degli ex vertici dirigenziali dell’Assessorato Regionale del Turismo, tra i quali il dott. Marco Salerno. Nel 2012 fu l’assessore regionale pro tempore dell’Economia, Gaetano Armano, a inoltrare una denuncia asserendo la sussistenza di ipotesi di danno erariale connesse al settore Grandi Eventi per le annualità 2009, 2010 e 2011. La Regione aveva preventivato di finanziare le iniziative in calendario mediante i fondi europei previsti nel Po Fesr 2007/2013. Tuttavia, in corso d’opera, a seguito di alcune irregolarità emerse nei diversi procedimenti di finanziamento, la Regione ha preferito affidarsi a fondi del bilancio regionale.
Secondo l’iniziale prospettazione della Procura contabile, la reintegrazione finanziaria avrebbe comportato una perdita di fruibilità funzionale delle somme regionali che invece sono state utilizzate per coprire la provvista europea. L’ipotesi di danno contestata all’ex Dirigente generale era pari a 30 milioni, corrispondente al 50% del danno complessivamente ritenuto sussistente di oltre 61 milioni. Gli avvocati della difesa, Airò e Rubino, hanno dimostrato invece l’operato del dott. Salerno, fino alla scadenza del proprio incarico, “risultava corretto ed anzi aveva attivato le opportune iniziative che hanno poi permesso alla Regione di scegliere di provvedere al finanziamento dei Grandi Eventi con il proprio bilancio ed allo stesso tempo riallocare i fondi europei, inizialmente previsti per gli stessi c.d. Grandi Eventi, in altre sottomisure, così evitando la dispersione di risorse pubbliche”. Così la Procura erariale ha disposto un supplemento di istruttoria al fine di acquisire documentazione utile per il procedimento. Nel frattempo è intervenuta la recedente pronuncia della Corte di Appello della Corte dei Conti che ha assolto, tra gli altri, l’ex assessore Mariella Lo Bello. Sulla scorta di quel verdetto, la Procura della Corte dei Conti ha ritenuto di dover archiviare l’ipotesi di danno erariale, scaturita dalla segnalazione dell’ex assessore Armao, poiché la prognosi dell’eventuale giudizio di responsabilità sarebbe risultata nefasta.