Con l’approvazione da parte della Cabina di regia, presieduta dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, si è conclusa stamane la procedura per la riprogrammazione dei Fondi europei, proposta dal governo regionale. Si tratta di 1,3 miliardi di euro di risorse – già disponibili e mai utilizzate negli ultimi venti anni – che il governo Musumeci intende utilizzare, per interventi anche infrastrutturali, per far fronte all’emergenza post Covid. La voce più significativa è quella dei 380 milioni di euro a favore degli enti locali dell’Isola. «Sono soddisfatto – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – per l’approvazione della nostra proposta, che ci ha visti impegnati in un confronto costruttivo e leale con il ministro Provenzano».
La Legge di Stabilità 2020 era stata approvata il 2 maggio e pubblicata in gazzetta ufficiale il 14 dello stesso mese. Ma da lì è cominciata una lenta ricognizione da parte del Dipartimento alla programmazione per capire quali fondi era possibile sganciare dalla funzione originaria, e destinare alla spesa corrente (e al contrasto della pandemia). Una prima delibera di settembre, approvata dal comitato di sorveglianza e alla Ue, ha sbloccato 400 milioni (in parte spesi per il flop del Bonus Sicilia). La cifra restante, invece, è stata al centro di una “trattativa” convulsa con Roma, che dopo aver chiesto alla Regione delle integrazioni (rispetto al piano di riprogrammazione inoltrato il 9 dicembre al Ministro per la Coesione), oggi ha sbloccato la pratica. Adesso spetta agli uffici regionali provvedere a emanare bandi e avvisi per rendere effettivo lo scongelamento delle risorse. Poco meno di 400 milioni andranno ai comuni siciliani, come forma di compensazione per le mancate entrate determinate dalla pandemia. In questo modo sindaci e Consigli comunali potranno evitare il default.
“Grazie ad una istruttoria lampo del ministero per il Sud – sottolinea il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo – è stata approvata la riprogrammazione dei fondi POC, dell’FSC, del Fondo Sociale Europeo e P.O.Fesr, nonostante l’evidente ritardo con cui la Regione siciliana, ai primi di dicembre, ha trasmesso gli atti a Roma”. Barbagallo rivolge un ringraziamento al ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, per l’impegno e l’attenzione in favore della Sicilia. “Con questo provvedimento il governo nazionale libera risorse complessive per circa 1 miliardo e 200 in milioni. Nello specifico i Comuni potranno impegnare sia il Fondo perequativo, pari a 263 milioni e utile a ripianare i mancati introiti dalla Tari e delle tasse di suolo pubblico. Sono inoltre previste somme destinate al al pagamento delle rate dei mutui degli Enti locali (115 milioni) e della finanza pubblica locale (140 milioni)”. Vengono inoltre sbloccate, tra le altre, risorse per acquisto di materiale per la ‘Didattica a distanza’ e per il potenziamento delle sedi di scuole e università (40 milioni), per il piano straordinario per il contrasto alla dispersione scolastica (20 milioni per il triennio 2020-2022), per gli aiuti alle imprese (130 milioni per il bonus Sicilia), per l’editoria, sia cartacea sia digitale, delle tv e delle agenzie di stampa (10 milioni), per l’edilizia pubblica (27 milioni).