L’effetto Covid fa crollare la qualità della vita nelle due province più dinamiche della Sicilia: Ragusa e Siracusa, che perdono rispettivamente 19 e 15 posizioni nella tradizionale classifica di fine anno del Sole24Ore. Siracusa addirittura si piazza al terzultimo posto (105) in tra le province italiane, mentre Ragusa precipita al 99°. Salgono di nove posti invece Palermo (89) e Messina (91), mentre Catania recupera 7 posizioni piazzandosi a quota 90. Quattro posti in più, rispetto all’anno scorso, per Agrigento: 98esima. Posizioni più o meno confermate per le altre province: Trapani rimane al 101° posto, Enna a quota 103 (sale di una posizione) e Caltanissetta, penultima in classifica, al numero 106 (sale un gradino) prima di Crotone.
“Al di là della valutazione sui dati e parametri presi in considerazione, non possiamo che registrare che a parità di dati, rispetto allo scorso anno, si registra un importante miglioramento, nonostante il Covid e l’impatto devastante che questo ha avuto sul nostro tessuto sociale ed economico oltre che in termini di vite umane”. Lo spiega in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Lascio ai cittadini di valutare cosa sarebbe successo a Palermo se non avessimo avuto questa crisi, dopo tre anni durante i quali la città ha avuto il migliore aumento dei flussi turistici in tutto il Paese e con evidenti segnali di ripresa dell’economia. Oggi l’impegno dell’Amministrazione, come la conferenza stampa di oggi sul tram dimostra, è quello di guardare al futuro, costruendo basi solide per una ripresa che sia duratura e basata su interventi strutturali, continuando comunque ad affrontare la crisi e l’emergenza insieme a tutte le forze vitali della città. E’ significativo che per alcuni parametri Palermo sia nella “parte alta” della classifica (tra gli altri, quello sulla diffusione della banda larga, quello sull’imprenditoria giovanile, quelli relativi alla capacità di attrazione e spesa dei fondi comunitari, quelli legati alla sicurezza) tutti indicativi di un impegno appunto di tipo strutturale. Certamente tanti altri indicatori, per altro non sempre legati alle competenze dell’Amministrazione, sono ancora preoccupanti, ma questo è sicuramente la conferma e lo stimolo della necessità di mantenere l’impegno per la qualità della vita di tutti e di tutte nella nostra città”.