La favoletta che in Sicilia si muore meno che altrove non vale più. Secondo il Rapporto sull’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane aggiornato al 1° dicembre 2020, infatti, a Palermo si conferma un dato drammatico. Nel mese di novembre i decessi sono stati 789, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 480 (+309 decessi, pari a +64%). A Catania invece, il numero delle vittime è aumentato del 69%. Numeri più contenuti a Messina: +6%.

Passando a un’analisi dei decessi settimanale nella città di Palermo, i dati dell’ultimo periodo mostrano una riduzione dell’eccesso di mortalità: si è passati da +72,9% nella settimana dall’11 al 17 novembre, a +58,8% nella settimana dal 18 al 24 novembre, a +47,5% nella settimana dal 25 novembre al 1° dicembre. “Un dato – sottolinea il sindaco, Leoluca Orlando – che inevitabilmente fa comprendere l’impatto che il Covid-19 ha avuto sull’insieme del sistema sanitario, ben oltre il numero, già alto, di contagi e decessi direttamente connessi al virus. Un motivo in più per ribadire l’invito alla prudenza e al rispetto delle norme di contenimento e prevenzione, un invito ad avere rispetto e amore per la salute e per la vita”.

Anche il bollettino odierno non è affatto rassicurante: trentadue morti (per un totale di 1.999 dall’inizio della pandemia). Sono 914 i “positivi” registrati nelle ultime 24 ore su 7.091 tamponi eseguiti. Con i nuovi casi, sono a 35.841 gli attuali positivi, con un aumento di 122 casi rispetto a ieri. Di questi, 1.426 sono ricoverati, 2 in più rispetto al dato complessivo di ieri; 1.237 dei quali in regime ordinario 11 in più rispetto a ieri; 189 in terapia intensiva (-9). I guariti sono 760. Sul fronte della distribuzione fra province nell’isola Catania 373, Palermo 214, Messina 201, Ragusa 14, Trapani 1, Siracusa 71, Agrigento 0, Caltanissetta 27, Enna 13.

Attiva l’ordinanza di Musumeci: test rapidi negli aeroporti

Sono partiti, stamane, i controlli dei viaggiatori in arrivo in Sicilia, così come disposto dall’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola. Il governatore, per rendersi conto personalmente della situazione, si è recato in mattinata all’aeroporto “Fontanarossa” di Catania, dove ha incontrato gli operatori del Servizio sanitario regionale che effettueranno i tamponi rapidi ai passeggeri.

«Nel primo giorno di avvio della mia ordinanza – ha detto Musumeci – ho verificato l’efficienza e l’organizzazione perfetta che abbiamo predisposto, in collaborazione con la società che gestisce lo scalo di Catania e la stessa cosa vale per l’aeroporto di Palermo. Non ci sono file, non c’è ressa, i passeggeri sono soddisfatti, la comunità siciliana è rassicurata dal fatto che chi rientra in Sicilia deve dimostrare di non essere positivo al Covid. Possiamo affrontare questo periodo natalizio con serenità, ma anche con grande senso di responsabilità. Questa postazione è stata immaginata e realizzata anche all’arrivo delle stazioni ferroviarie. Sono convinto che stiamo dando un esempio di grande efficienza».

Palermo: assembramenti in un pub, sequestrato

Prosegue l’attività della Polizia Municipale finalizzata al controllo del rispetto delle misure di contenimento al Covid 19 nelle zone della movida. Ieri sera, alle ore 20,15, all’atto di un controllo ispettivo nelle traverse di via Roma, gli agenti del nucleo controllo attività economiche e produttive hanno accertato che in un pub era in corso attività di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche e superalcoliche sia ai tavoli che nell’area esterna di pertinenza del locale e che, al momento del sopralluogo, erano presenti 48 avventori dediti alla consumazione. Il locale è stato posto sotto sequestro cautelare amministrativo per cinque giorni e il gestore sanzionato per inottemperanza alla sospensione delle attività dei servizi di ristorazione con un verbale di quattrocento euro. Allo stesso gestore è stato inoltre contestato un altro verbale, anch’esso di quattrocento euro, per violazione del divieto di assembramento.