Obbligo di tampone per i passeggeri in arrivo nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Sarebbe questa l’indicazione di massima che il Comitato tecnico-scientifico della Regione ha dato all’assessore Ruggero Razza e al presidente della Regione, Nello Musumeci. Il rientro di massa nell’Isola che caratterizzerà le prossime due settimane necessita di un piano di adeguamento, se non di contrasto, da parte di palazzo d’Orleans, che ha preannunciato alcune “misure di contenimento e sorveglianza sanitaria”. Organizzare test rapidi nei luoghi d’arrivo determinerebbe un forte impegno per le Usca (le unità speciali di continuità assistenziale), che già faticano – a causa di un personale carente – a effettuare il tracciamento dei positivi.
Per sottoporre tutti i passeggeri nazionali e internazionali a un tampone rapido, servirebbero squadre composte da 15 medici. Il risultato, comunque, non è garantito, dal momento che il periodo di incubazione del virus (14 giorni) rischia di rendere vano qualsiasi controllo. Se qualcuno, ad esempio, avesse avuto contatti durante il viaggio, certo non potrebbe manifestare sintomi una volta a terra. Sarebbe necessario un contro-tampone nel giro di qualche giorno.
Resta in campo il piano-b. Riattivare la registrazione obbligatoria al sito della Regione in modo che tutti i soggetti in arrivo – ma tanti residenti fuorisede sono già in Sicilia con lo smart working – vengano sottoposti a sorveglianza sanitaria, (anche grazie al contributo dei medici di famiglia, che dovrebbero ottenere una delega per il rilascio del certificato di fine quarantena). I confini non saranno blindati: da parte degli organi competenti arriverà un invito al buonsenso, mentre il Ministro dell’Interno Lamorgese si sta già occupando del resto: nei giorni di Natale saranno in campo 70 mila agenti delle forze dell’ordine: un ottimo deterrente a pranzi e veglioni.
Prime ricognizioni negli aeroporti siciliani
Una ricognizione nei principali scali aeroportuali siciliani in vista delle misure speciali, che saranno adottate con l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, dedicata ai rientri nell’Isola per le festività di fine anno. È quanto messo in atto dalle strutture commissariali per l’emergenza Coronavirus di Palermo e Catania che hanno effettuato una verifica presso le aerostazioni delle due città in cui si concentra la maggior parte del traffico aereo da e per la Sicilia.
Al ‘Falcone-Borsellino’ è stata verificata l’area dello scalo palermitano dedicata ai test per i viaggiatori in arrivo, uno spazio che potrà essere eventualmente implementato con altre postazioni. La stessa ricognizione è stata effettuata a Catania, presso il terminal C del ‘Vincenzo Bellini’, dove già durante la fase 2 della pandemia è stata attrezzata per le verifiche anti Covid. È probabile che oltre ai punti di verifica allestiti negli aeroporti, nelle città siciliane e in tutto il territorio possano essere organizzati ulteriori drive-in dedicati, proprio per consentire a quanti faranno ingresso in Sicilia, con altri vettori, di poter effettuare il tampone rapido.
I sopralluoghi effettuati ieri negli aeroporti di Catania e Palermo sono solo alcuni degli aspetti organizzativi e di profilassi promossi dall’assessorato regionale alla Salute che è già al lavoro, dopo un confronto con gli esperti, per predisporre ogni iniziativa utile di prevenzione in vista delle festività natalizie.
I dati di lunedì in Sicilia
Sono 918 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 8.386 tamponi effettuati. I decessi sono 34, che portano il totale a 1.793. Con i nuovi casi salgono a 40.246 gli attuali positivi, con un incremento di 500 casi. Di questi 1.592 sono i ricoverati (12 in più rispetto a ieri): 1.387 pazienti in regime ordinario (+20) e 205 (-8) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 38.654 persone. I guariti sono 384. La distribuzione dei nuovi contagi per province vede a Palermo 257 nuovi positivi, Catania 448, Messina 109, Ragusa 28, Trapani 7, Siracusa 39, nessuno ad Agrigento, Caltanissetta 13, Enna 17.