Per la sua pizzeria a Francoforte sul Meno, in Germania, ha scelto il nome “Falcone e Borsellino”. Sui muri del locale ha appeso la celebre foto di Tony Gentile che ritrae insieme i giudici e accanto ha messo l’immagine di don Vito Corleone del celebre film Il Padrino. Una violazione della memoria dei due magistrati antimafia denunciata dalla sorella del giudice Giovanni Falcone, la professoressa Maria Falcone. Ma il ricorso è stato respinto perché “il giudice ha operato principalmente in Italia e in Germania è noto solo a una cerchia ristretta di addetti ai lavori e non alla gente comune che frequenta la pizzeria”.

“Questa sentenza è una grossa delusione per noi italiani, un vero affronto. E’ di un giudice monocratico, ma non rappresenta di certo la sensibilità della Germania e del sistema giudiziario tedesco. Siamo pronti all’appello”. Lo ha detto Maria Falcone, intervenuta a RaiNews24. I magistrati “hanno dato la vita per il bene comune, che non è solo dell’Italia, ma di tutta l’Europa. Non può essere dimenticato quello che è stata e che può essere la Mafia a livello di infiltrazione”. E ha assicurato: “Siamo pronti all’appello”.

Critico anche il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Voglio esprimere tutta la mia amarezza nei confronti di una decisione con cui un tribunale tedesco ha respinto la richiesta, avanzata dalla prof.ssa Maria Falcone, di impedire l’utilizzo del nome “Falcone&Borsellino” a una pizzeria di Francoforte. Andando oltre il solito triste, avvilente, e ignorante mix di spaghetti, scene de “il Padrino” e fori di proiettili finti nelle pareti, il locale in questione ha deciso di inserire all’interno di questo ingiustificabile caos culturale anche l’immagine e il nome dei giudici Falcone e Borsellino. Non si tratta soltanto di palese e inequivocabile pessimo gusto ma di una grave e inaccettabile offesa alla memoria di due magistrati che hanno perso la vita per servire il nostro paese nella lotta a Cosa nostra”.

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “La motivazione con cui il Tribunale di Francoforte ha giudicato che non è lesivo della memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il loro accostamento a personaggi mafiosi e l’uso dell’immagine per una pizzeria, è estremamente preoccupante. Affermare che l’utilizzo dell’immagine delle vittime di mafia sia più o meno lecito in base alla loro notorietà è già grave perché lascia intendere che vi siano vittime di serie A e serie B. Ancor più discutibile è l’argomentazione della poca notorietà dei due magistrati in Germania, in considerazione proprio del fatto che Falcone e Borsellino sono oggi e lo erano già in vita ben noti in tutta Europa e oltre. Pur nel rispetto delle prerogative della Magistratura tedesca, mi auguro che il nostro Governo esprima il proprio disappunto per quanto avvenuto, confidando in una revisione di questa decisione che rischia peraltro di rappresentare un pericoloso precedente in quel Paese”.