Che il presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Micciché, non abbia mai apprezzato la politica dei 5 Stelle sul taglio dei vitalizi è storia nota. Tanto che si è detto pronto a fare le barricate di fronte alla proposta di Cancelleri, depositata qualche giorno fa in Consiglio di presidenza, sull’abbattimento delle pensioni agli ex parlamentari siciliani. Ora che la Camera dei Deputati ha approvato la proposta Fico, il commissario regionale di Forza Italia tira fuori dal cilindro un paragone con la storia:
“C’erano una volta i favoriti del Re – scrive Micciché – Nella Spagna del Siglo de Oro erano i cosiddetti validos: privilegiati al di sopra delle leggi, esentati dal pagamento delle tasse, godevano i benefici più disparati derivanti dalla vicinanza al trono.
Sulla faccenda del taglio dei vitalizi alla Camera pare che Roberto Fico non sia da meno. Un apposito consiglio ristretto valuterà infatti le richieste dei nonnini della Repubblica che non vorranno adire le vie legali per non vedersi decurtata la pensione ghigliottinata, in alcuni casi, anche del 70%.
Chi vorrà potrà chiedere la grazia, uno sconto al taglio della propria pensione, a patto che, ovviamente, si segua la sacra cerimonia: genuflessione, giuramento di fedeltà, bacia anello, in ginocchio sui ceci etc etc. Regrediremo così, felicemente, dallo Stato di Diritto allo Stato di Grazia, quella concessa dal sovrano ai propri cortigiani.
Mala tempora currunt”.